Alluvione in Emilia, i soccorritori bergamaschi: «Bimbi e anziani bloccati, le vie sono fiumi»

LA TESTIMONIANZA. I sommozzatori di Treviglio a Solarolo: «Abbiamo evacuato 20 persone, la situazione è molto seria». A Cesena arrivati i vigili del fuoco da Bergamo e Dalmine. Tra Faenza e Forlì in azione il Soccorso alpino lombardo.

«Qui è davvero un disastro, non immaginavo una situazione del genere, né avevo mai visto una devastazione così». Parla a fatica per la stanchezza e la commozione Giacomo Passera, presidente dei Sommozzatori volontari di Treviglio, che all’alba di mercoledì 17 maggio ha raggiunto con due gommoni le zone della Romagna colpite dall’alluvione.

Al telefono da Solarolo, piccolo centro del Ravennate dove sta partecipando ai soccorsi assieme ad altri quattro volontari (oggi ne arriveranno da Treviglio altri sette in supporto), racconta che l’intero paese è allagato: «Le strade sono fiumi e l’intero abitato è sommerso da almeno un metro e mezzo di acqua, entrata nelle case e in tutti gli edifici. Abbiamo raggiunto con il gommone, spinto a mano nell’acqua, una ventina di persone, compresi anziani e bambini, che abbiamo evacuato: sono stati affidati ai Comuni e a familiari. È davvero un disastro. Sono tantissime le famiglie ancora bloccate in casa perché l’acqua arriva a metà delle rampe delle scale. L’aspetto positivo è che c’è davvero tanta solidarietà, sia tra gli stessi abitanti sia dalle persone o dai soccorritori che arrivano da fuori. C’è ancora molto da lavorare».

«Le strade sono fiumi e l’intero abitato è sommerso da almeno un metro e mezzo di acqua, entrata nelle case e in tutti gli edifici. Abbiamo raggiunto con il gommone, spinto a mano nell’acqua, una ventina di persone, compresi anziani e bambini, che abbiamo evacuato: sono stati affidati ai Comuni e a familiari».

Anche i vigili del fuoco del comando provinciale nella notte tra martedì e ieri sono partiti per raggiungere la Romagna: i nostri pompieri di Bergamo e del distaccamento di Dalmine sono stati impegnati a Cesena: lì sono giunti un funzionario, un autista e due operatori della sala operativa con il furgone «Ucl», acronimo di «Unità comando locale». «La fase alluvionale è in evoluzione, nel proseguo non si esclude l’invio di ulteriori squadre e mezzi per far fronte all’emergenza», spiega una nota del comando provinciale. Anche i nostri vigili del fuoco si sono occupati di evacuare delle persone che erano rimaste praticamente bloccate nelle loro abitazioni sommerse dalle acque e anche di rimuovere alcuni alberi finiti sulle strade.

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In azione invece tra Faenza e Forlì il Soccorso alpino lombardo, che ieri all’alba ha inviato due squadre territoriali, per un totale di otto tecnici. Altre due squadre di soccorso in forra con un medico partiranno invece oggi, mentre altre tre sono state attivate per le prossime ore. Le zone di montagna maggiormente interessate dagli interventi del Soccorso alpino sono quelle del Faentino (Modigliana, Brisighella e Casola Valsenio), del Forlivese (Rocca San Casciano, Predappio e Santa Sofia) e del Cesenate (San Pietro In Bagno). Anche i tecnici del Soccorso alpino sono stati incaricati di effettuare interventi di evacuazione, «resi estremamente complessi dalla pioggia continua e dagli smottamenti, in particolar modo nella zona montana, dove le strade sono interrotte per crolli e frane che impediscono anche il passaggio dei mezzi di soccorso», spiegano gli stessi soccorritori.

«I collegamenti stradali sono spesso interrotti da numerosi riversamenti di materiale franoso sulle strade – spiegano dal Soccorso alpino –. Nelle aree allagate in pianura i tecnici stanno operando su più fronti».

Nelle prime ore della mattina di ieri i tecnici del Soccorso alpino, una ventina, hanno cercato di raggiungere a piedi alcune case isolate, situate nelle località dell’Appennino, per valutare la situazione: «I collegamenti stradali sono spesso interrotti da numerosi riversamenti di materiale franoso sulle strade – spiegano dal Soccorso alpino –. Nelle aree allagate in pianura i tecnici stanno operando su più fronti». Giunti in Emilia in supporto dei colleghi del posto, oltre ai tecnici lombardi anche i tecnici del Soccorso alpino delle Marche e dal Veneto: si tratta di squadre specializzate per interventi in ambiente acquatico proveniente dal Veneto.

Tutti gli interventi di soccorso sono coordinati dal Dipartimento della Protezione civile, in accordo con il 118 e i vigili del fuoco. Impegnati anche gli elicotteri di Aeronautica militare, vigili del fuoco, esercito e Guardia di finanza.

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