Assalto ai bus per Orio, ragazzi senza biglietto mescolati ai turisti: arrivano le forze dell’ordine

Autolinee. Spintoni tra gruppi di ragazzi per salire. Sono diretti a Oriocenter, ma quasi nessuno ha il ticket. Hostess e passeggeri di voli costretti a prendere il taxi.

Alla fine sabato pomeriggio sono dovuti intervenire anche i carabineri, che hanno rimesso ordine su un bus in partenza dalle Autolinee e diretto all’aeroporto, preso d’assalto a spintonate da un centinaio di ragazzini che, mescolati ai turisti, erano diretti a Oriocenter.

Un fenomeno che si ripete pressoché regolarmente tutti i sabati pomeriggio, in particolare tra le 14,30 e le 17: ogni bus della linea 1 che arriva da Città Alta ed è diretto a Orio, alla fermata di fronte alle Autolinee viene letteralmente accerchiato da schiere di ragazzini. Quelli che riescono a salirci restano assiepati all’interno, gli altri sono costretti ad attendere il bus successivo – ce n’è uno ogni venti minuti – quando si ripresenta la stessa scena. Il problema è che la stragrande maggioranza dei ragazzi non ha con sé il biglietto (che costa 2,60 euro), a differenza dei tanti turisti che vorrebbero salire sul bus per raggiungere l’aeroporto e imbarcarsi sul volo che li riporterà a casa dopo aver visitato la città e aver avuto come ultima immagine proprio quella di una calca all’assalto di un pullman, sul quale spesso – è capitato regolarmente anche ieri pomeriggio – gli stessi turisti non sono riusciti a salire.

«Prenderò un taxi, anche se mi scoccia perché ho il biglietto del bus – commenta un inglese costretto a scendere dal mezzo con moglie e figlia di pochi mesi in braccio –: temevo saremmo rimasti schiacciati. È una situazione invivibile: com’è possibile che non vengano potenziate le corse o comunque controllati e fatti scendere i passeggeri senza biglietto? Siamo stati ai Mercatanti e in centro, l’unica nota negativa di questo nostro viaggio qui a Bergamo è proprio questa».

Si tratta di corse utilizzate anche da personale in servizio sugli aerei, soprattutto hostess. Sabato pomeriggio, attorno alle 16,30, qualcuno ha anche chiesto l’intervento dei carabinieri, che hanno affiancato il bus sovraffollato e fatto scendere i passeggeri di troppo. Presente anche un responsabile di Atb (che ieri non è stato possibile contattare per un commento sull’accaduto), oltre a un singolare venditore abusivo di biglietti: una sorta di bagarino che però spaccia ticket già utilizzati a ignari turisti: «Ai ragazzini non li propongo nemmeno, tanto so che non li usano», ammette anche lui.

Impossibile a quel punto, però, controllare a tutti i biglietti. Per la calca la porta posteriore dell’autobus si è rotta: l’asta che la fa aprire e chiudere si è inceppata e, in casi del genere, se le porte non si chiudono, il bus non parte per motivi di sicurezza. E infatti è rimasto fermo a lungo, con i passeggeri trasferiti su altri mezzi di linea (chi è riuscito a salirci) e con l’intervento anche di una volante della questura. Un fenomeno che sta allarmando anche diversi commercianti della zona, anche per via della pessima immagine che viene lasciata della città.

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