Baby-gang, un nuovo piano: più educatori e controlli in zone sensibili

A BERGAMO. Potenziato il progetto «Giovani Onde». Un lavoro di intervento sulla sicurezza inviato al ministero: richiesti 108mila euro.

L’azione educativa di strada per intercettare il disagio dei giovani che vagano da un punto all’altro della città disturbando, bullizzando i coetanei, compiendo atti vandalici. In vista dell’estate il Comune rinnova il progetto «Giovani Onde», un incarico affidato a Consorzio Solco Città Aperta, che vede già impegnati in strada gli educatori, per un primo monitoraggio. Parallelamente, Palafrizzoni ha candidato al ministero degli Interni un progetto che vede al centro i giovani e la sicurezza, nell’ambito del Tavolo attivato in prefettura dopo i gravi episodi che hanno visto protagonisti di scontri e risse ragazzi e adolescenti, ai Propilei, ma anche al Luna Park e alle piscine Italcementi. Un progetto da 108mila euro, per potenziare la presenza della polizia locale, lo stesso «Giovani Onde» e per commissionare uno studio all’Università di Bergamo, per meglio comprendere il fenomeno delle «baby gang».

Un educatore in più

La prima azione concreta è il rinnovo di «Giovani Onde», una spesa di 145mila euro per il Comune che, attraverso il Consorzio Solco Città Aperta, mette in campo un educatore in più (tre anziché due), un coordinatore, un responsabile del progetto e un esperto. «L’altra novità – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Loredana Poli – è l’inserimento, tra le tappe fisse, delle piscine Italcementi». Qui, durante le passate stagioni estive, si è registrato più di un problema tra scavalchi della recinzione per non pagare il biglietto, piccoli furti e anche l’aggressione a un bagnino. Stretta è la collaborazione tra l’assessorato ai Giovani e quello alla Sicurezza (e dunque la polizia locale), perché il limite tra l’insolenza e il reato è labile. «L’azione di taglio sia educativo sia repressivo ha dato risultati che soddisfano – rimarca Poli –. La modalità interassessorile, con un confronto tra servizi, funziona sempre meglio. Per questo abbiamo lavorato con l’assessorato di Sergio Gandi (alla Sicurezza, ndr) sul bando ministeriale. Se ci aggiudicheremo le risorse, riusciremo a raggiungere quartieri dove non siamo mai andati con l’educativa di strada». Anche per questa stagione gli educatori si concentreranno in alcune zone sensibili, come il centro città, in particolare la zona dei Propilei, la stazione, le piscine Italcementi, alcuni oratori della città, i parchi di Celadina e il Luna Park, i parchi del Villaggio degli Sposi e di Valtesse, gli spazi estivi di Città Alta.

Entra nel merito l’assessore Poli: «Il progetto prevede un lavoro di équipe di cui fa parte anche un consulente esterno, Piergiorgio Reggio dell’Università di Trento, esperto di politiche giovanili, che aiuta il Comune e il Consorzio Solco a monitorare i processi e i risultati raccolti».

«Giovani Onde» cerca di «dirottare» i ragazzi su attività positive, «tra queste ricordo il murale realizzato alla stazione della Teb. Questo progetto ci consente di conoscere i giovani e i loro movimenti sul territorio, offrendo loro spunti nuovi, occasioni di aggregazione positiva, contesti educativi e formativi, valorizzando la creatività giovanile – spiega Poli –. Tutto è nato nel 2020, sotto la spinta del Covid, quando una serie di dinamiche giovanili si erano acutizzate. “Giovani Onde” ha cercato di intercettare il disagio».

La richiesta al governo

L’eventuale potenziamento del progetto rientra in un finanziamento da 108mila euro richiesto dal Comune al governo. È l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi a ricordare «i fatti di agosto (quando ci fu una grave rissa in centro, coinvolti centinaia di ragazzi, di cui due accoltellati, ndr), in seguito ai quali, su richiesta mia e dell’assessore Loredana Poli, è stato istituito un Tavolo sui giovani in prefettura. Il progetto che abbiamo candidato al bando ministeriale è stato condiviso con il Tavolo, a cui partecipano la Diocesi, l’Istituto scolastico territoriale, Ats e l’Università di Bergamo. Tra le proposte, un incremento delle ore straordinarie della polizia locale con presìdi dedicati in città e il potenziamento di “Giovani Onde”. Abbiamo anche previsto uno studio di natura sociologica per conoscere il problema, da affidare all’Università di Bergamo, partendo dai dati già rilevati sul campo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA