Bergamo, attenzione ai disagi in centro: dalle 10 presidio per «pace e giustizia sociale»

LA MANIFESTAZIONE. Otto le ore di sciopero generale promosso dalla Cgil e rivolto a tutti i settori pubblici e privati. In piazza non solo i sindacati ma anche diversi gruppi che hanno già comunicato l’adesione. A Bergamo previste migliaia di persone, segui la diretta qui.

Lo sciopero generale per la Global Sumud Flotilla arriva anche a Bergamo dopo e manifestazioni di giovedì. È convocata per venerdì mattina 3 ottobre alle 10 in piazza Matteotti la mobilitazione in sostegno degli attivisti per la Palestina, intercettati al largo della costa di Gaza dalla marina militare israeliana.

Otto le ore di sciopero generale promosso dalla Cgil e rivolto a tutti i settori pubblici e privati. In piazza non solo i sindacati ma anche diversi gruppi che hanno già comunicato l’adesione, tra i quali Acli Bergamo, Rete pace e disarmo Bergamo, Pd Bergamo, Giovani Democratici Bergamo, Avs Bergamo, Anpi Bergamo, Arci Bergamo, Auser Bergamo, Sunia e Federconsumatori. «Pace e giustizia sociale sono da sempre intrecciate, ed è per questo che saremo in piazza» dice Marco Toscano, segretario della Cgil Bergamo. Durante lo sciopero generale saranno garantite le prestazioni indispensabili.

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Alle 13.30 la preghiera con le Acli

«Con il groppo ancora in gola e la vicinanza alle famiglie dell’equipaggio della Flotilla, ci ritroviamo per un presidio non violento nel segno della preghiera», è il messaggio di Roberto Cesa, presidente delle Acli di Bergamo. Anche l’associazione aderisce alle manifestazioni di pace per la Palestina e la Global Sumud Flotilla e lo fa con un momento di preghiera, organizzato sempre venerdì alle 13,30 alla Chiesa delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII aperto a tutti.

«Prese di posizione ufficiali, condivisioni informali, diplomazia e preghiera sono strumenti diversi che devono coesistere e rappresentare un’unica invocazione di Pace. Quella pace che non può ulteriormente tardare, se ancora esiste un briciolo di umanità e di coesione fra i popoli della Terra - sottolinea Cesa -. Durante il momento di preghiera ci affideremo a testi e parole di credenti, non credenti, uomini e donne che ci hanno preceduto nella via della non violenza e della pace», conclude il presidente, ringraziando inoltre la parrocchia delle Grazie «per la disponibilità nell’accogliere la proposta».

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