
( foto colleoni)
LE MODIFICHE. Il provvedimento scattato per liberare via Ruspini ha però congestionato gli altri percorsi. Tempi di percorrenza aumentati anche di 20-30 minuti.
La tempesta dei cantieri si abbatte sul traffico e a essere colpiti sono soprattutto i residenti. A San Tomaso è stata una mattinata difficile mercoledì 15 ottobre per chi ha viaggiato in auto: strade intasate, ritardi nell’arrivo al lavoro e non poca frustrazione. Sono gli effetti provocati dalle modifiche alla viabilità nel quartiere a seguito della trasformazione di via San Tomaso de’ Calvi a senso unico in direzione via San Bernardino.
Per gli automobilisti in arrivo da Colognola, l’unica soluzione per raggiungere il cuore è stata quella d’imboccare via Spino per ricollegarsi a via Carnovali e al rondò di via Autostrada
Il provvedimento preso dal Comune è scattato proprio il 15 ottobre e interviene per correggere l’assetto viabilistico precedente, in particolare la chiusura parziale del tratto finale di via San Tomaso verso via dei Caniana che, ha spiegato Palafrizzoni nei giorni scorsi, «se da un lato ha permesso di evitare che tutto il traffico proveniente da via San Bernardino si riversasse all’interno del quartiere, dall’altro ha comportato un sensibile incremento del traffico su via Ruspini, non adatta a sostenere volumi così elevati».
E così per gli automobilisti in arrivo da Colognola lungo via San Bernardino, trovandosi i cartelli con il divieto di svolta a sinistra all’incrocio con via San Tomaso - che dopo la chiusura del ponte ferroviario era utilizzata da molti per arrivare in centro tagliando le code - l’unica soluzione per raggiungere il cuore della città è stata quella d’imboccare più avanti via Spino per ricollegarsi a via Carnovali e al rondò di via Autostrada. Un percorso sul quale però si è riversato tutto il flusso veicolare.
Alla nuova viabilità toccherà abituarsi: le modifiche introdotte il 15 ottobre resteranno attive fino al 3 luglio 2026
La circolazione in orario di punta è stata paralizzata, con tempi di percorrenza aumentati anche di 20-30 minuti e intasamenti che, segnalano diversi automobilisti, sono arrivati anche oltre la rotonda di via Carnovali-Autostrada, addirittura fino alla stazione e in piazzale Marconi. Il caos si è sciolto solo dopo le 9-9,15.
Ma i disagi - specialmente per chi vive in via San Tomaso de’ Calvi, sono proseguiti. Perché se l’uscita dal quartiere è consentita, dato l’unico senso di marcia verso San Bernardino, il ritorno a casa diventa invece un’impresa. Bloccato l’ingresso in via San Tomaso per chi transita da sud o dalla zona dell’Esselunga, infatti, le possibilità per rientrare nella via, come indicato dal Comune, sono due. La prima è l’entrata dalla parte opposta, all’intersezione con via dei Caniana (che comporta però un tragitto molto più lungo, costringendo le auto provenienti da via San Bernardino ad arrivare fino al rondò di Colognola per poi immettersi sull’asse interurbano e, uscendo alla Grumellina, ricongiungersi tramite via Moroni. La seconda, invece, da via San Bernardino, è quella di girare a sinistra in via Galli.
Le nuove regole, com’è normale che sia nel primo giorno, hanno creato un po’ di confusione. Nonostante la presenza di diversi agenti della polizia locale all’angolo via San Tomaso-San Bernardino, che hanno transennato l’accesso e diretto il traffico fornendo indicazioni, c’è stato comunque chi ha tentato di entrare in via San Tomaso e chi, facendo inversione per tornare indietro con una manovra azzardata, ha rimediato una multa. Ma anche dentro il quartiere, soprattutto in via Sardegna (in prossimità della scuola Biffi, dove ora è obbligatoria la svolta a destra in uscita da via San Tomaso), in molti hanno fatto retromarcia oppure percorso la via contromano.
Nel senso di marcia opposto e ora vietato, cioè verso via dei Caniana, la strada è stata trasformata con il disegno di alcuni parcheggi (una quindicina e regolamentati dal disco orario eccetto residenti) e di una corsia ciclabile nel tratto tra via Sardegna e via Ruspini in direzione via Moroni, che si ricollega alla corsia di via dei Caniana.
Alla nuova viabilità toccherà abituarsi: le modifiche introdotte il 15 ottobre resteranno attive fino al 3 luglio 2026 per permettere i lavori di ricostruzione del ponte da parte di Rete ferroviaria italiana nell’ambito del raddoppio della linea Bergamo-Ponte San Pietro. In questi giorni continuerà il presidio della Polizia locale per supportare gli automobilisti nello scorrimento all’incrocio con via San Tomaso de Calvi.
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