
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 05 Agosto 2025
Città Alta assediata dai furgoncini: in 500 hanno chiesto il pass di ingresso
MOBILITÀ. Berlanda: «Numeri che ci hanno sorpreso». Ma solo 30-40 fanno consegne tutti i giorni. Da settembre telecamere in uscita. L’ipotesi di salvaguardare la Corsarola
Dopo l’accensione delle telecamere per monitorare (ed eventualmente sanzionare) gli ingressi dei furgoni che scaricano merci lungo la Corsarola, Palafrizzoni è pronto ad attivare gli occhi elettronici anche in uscita, a garanzia del rispetto degli orari entro i quali gli operatori possono muoversi dentro la Ztl ristretta di Bergamo Alta.
«Pochi giorni fa è arrivato il via libera dal ministero dei Trasporti – annuncia l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda–. Dal punto di vista operativo potremmo accenderle già domani, ma lo faremo a settembre quando, con i residenti, ci confronteremo anche sulla gestione del carico e scarico».
Gli «sforamenti» sono frequenti
Una volta entrati nella Ztl, al netto di controlli della Polizia locale, la permanenza dei furgoncini non è regolata. Una prima stretta era arrivata lo scorso 23 aprile con l’attivazione delle telecamere in entrata (prima durante il carico-scarico venivano spente) e la novità del «pass» (10 euro all’anno) . Le richieste inoltrate ad Atb per poterlo ottenere (comprensivo di accesso alle Ztl di città bassa) sono state oltre 500, «un numero che ha sorpreso anche noi» ammette l’assessore Berlanda.
Che per cercare di capire in quanti effettivamente varcano la soglia della Ztl in maniera
«Abbiamo chiesto agli operatori la frequenza dei loro passaggi, sono emerse informazioni interessanti»
assidua, ha chiesto agli uffici di somministrare un questionario, al quale hanno risposto in circa 250 operatori. Il risultato è che tra i 30 e i 40 mezzi ogni giorno fanno effettivamente consegne dentro le Mura, in particolare fornitori di bar e ristoranti, ma anche chi fa servizi di pulizia e lavaggio della biancheria presso le strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Ci sono poi casi particolari, come il mobiliere che fa un paio di consegne l’anno, ma che, per poterle fare, ha comunque bisogno di avere il «pass».
Alta concentrazione il lunedì e il venerdì
Spiega l’assessore Berlanda: «Ai soggetti che hanno fatto richiesta del permesso, abbiamo chiesto con quale frequenza fanno l’attività di consegna e di che tipo, in quali fasce orarie, se avevano proposte da sottoporre. Abbiamo raccolto dati interessanti, anche in vista dei correttivi da introdurre sulle modalità di carico e scarico merci: i numeri sono davvero alti, il comitato dei residenti da parecchio tempo protesta per lo stazionamento di questi furgoni». Dal questionario è emerso una concentrazione di furgoncini il lunedì e il venerdì mattina, per i rifornimenti dei bar e dei ristoranti. In tutto tra i 30 e i 40 mezzi che ogni giorno entrano nella Ztl di Città Alta, ai quali bisogna poi aggiungere i corrieri (che si occupano ad esempio della consegna dell’e-commerce), equiparati ai servizi postali, «sui quali il Comune non può intervenire» spiega Berlanda.
Da settembre l’accensione delle telecamere anche in uscita e il confronto con i residenti e i commercianti e poi la decisione definitiva sul riordino
Il piano di riordino del Comune
Palafrizzoni ora pensa ad un piano di riordino (attualmente le fasce per il carico-scarico sono tre, dalle 7 alle 7.45, con obbligo di uscita entro le 8, dalle 9 alle 10,15 con uscita entro le 10,45 e dalle 15 alle 15,45 con uscita entro le 16). Due le opzioni in vista di una decisione: «Da mesi abbiamo aperto un confronto con i residenti e con le parti sociali – spiega l’assessore Berlanda –. O ci limitiamo a modificare gli orari, passando ad esempio da 3 a 2 fasce al giorno, per limitare i disagi, e questo sarebbe comunque un passo in avanti in termini di vivibilità, oppure impediamo l’accesso ai furgoni lungo la Corsarola, prevedendo tra i 3 e i 5 punti di sosta o “hub” al confine del centro storico, con consegna dell’ultimo miglio con il carrello, prevedendo deroghe per chi deve trasportare colli pesanti, si pensi alle bottiglie di acqua o vino. A settembre decideremo quali dei due approcci seguire, sentendo residenti e operatori, senza nessuna forzatura. In quell’occasione attiveremo le telecamere in uscita sulle Ztl. È qualcosa che si deve fare, perché le regole siano rispettate e a tutela dei pedoni, è anche una questione di sicurezza».
Per ora il focus è Città Alta, dove il problema, annoso, è amplificato dalla presenza dei turisti e dalla conformazione del centro storico. Ma la questione riguarda anche città bassa, dal Sentierone a via Pignolo: «Anche qui ci sarebbe la possibilità di accendere le telecamere in uscita – accenna Marco Berlanda –. Ma iniziamo ad affrontare Città Alta, dove il problema è particolarmente sentito».
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