Ferragosto in città: arte, storia e fresco nei musei aperti - Gli eventi da non perdere

LE PROPOSTE. Stagione fortunata per mostre ed eventi. In molti casi si registrano più visitatori dell’estate scorsa.

Per chi a Ferragosto non sceglie il mare o la montagna e preferisce restare in città, Bergamo può diventare un viaggio sorprendente tra sale fresche e opere che raccontano secoli di storia e bellezza. Mentre la città si fa silenziosa, tutti i musei aprono le loro porte a chi vuole concedersi una pausa diversa, tra colori, storie e curiosità che lasciano il segno.

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Dalla Gamec all’Accademia Carrara, dal Museo delle Storie all’Orto botanico, Ferragosto porta con sé aperture straordinarie e percorsi speciali. C’è chi il 15 agosto sceglierà di lasciarsi incantare dai maestri della pittura, chi vorrà curiosare tra documenti antichi e fotografie, e chi si farà sorprendere dai tesori della natura. Un’occasione per vivere la città con occhi da viaggiatore, senza doverla lasciare. Il tanto amato e gettonatissimo Museo di Scienze naturali «Caffi» in Città Alta sarà aperto con orario continuato dalle 10 alle 18. «Ci aspettiamo una grande affluenza. Ferragosto da sempre è uno dei giorni preferiti per visitare il museo, insieme a Pasquetta e al 1° maggio», dice il direttore Marco Valle. Ferragosto è anche occasione per tirare le somme sull’apprezzamento riscosso dal museo nel corso della stagione estiva. «L’estate sta procedendo molto bene – continua il direttore – Nonostante una lieve flessione nel mese di giugno paragonato al 2024. A luglio, invece, sommando i Musei Civici di Bergamo (Scienze e Archeologico) abbiamo avuto un aumento di visitatori di più del 16% rispetto all’anno scorso con quasi 7mila visitatori. Oltre il 30% in più rispetto all’anno della Capitale italiana della Cultura, sempre nel mese di luglio. La maggior parte di visitatori (2.917, per l’esattezza) sono italiani e al primo posto ci sono i cittadini della provincia di Bergamo, ma, subito dopo l’Italia, nella lista delle provenienze dei nostri turisti c’è la Polonia. E poi, ancora, francesi, inglesi e spagnoli e anche finlandesi». Sempre in Città Alta, domani, giorno di Ferragosto resta aperto (dalle 10 alle 18) il Museo Archeologico, pronto ad accogliere i cittadini alla scoperta dei suoi tesori (aggiornamenti ai profili social @museoarcheologicodibergamo).

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La rete dei musei storici della città nei sette luoghi raccordati da un progetto unitario e organico chiamato «Museo delle Storie di Bergamo», con l’obiettivo di narrare l’intera storia di Bergamo, resta aperto con orario festivo per tutte le sue sedi. «Per il Museo delle Storie l’estate 2025 ha un segno decisamente positivo – fa presente Roberta Frigeni, direttrice del Museo delle Storie di Bergamo –. Dal 1° giugno all’11 agosto i musei della rete hanno registrato 46.032 visitatori, rispetto ai 40.509 del 2024 nello stesso periodo di riferimento. Il mese di giugno ha avuto un particolare incremento di ingressi, complice anche l’apertura della mostra “Attraverso l’Italia. fotografie di Pepi Merisio” (aperta fino al 7 settembre al Museo della fotografia Sestini, ndr) che sta avendo un grande successo di pubblico. Siamo particolarmente felici che il Convento di San Francesco stia registrando un grande apprezzamento dai visitatori: è un luogo amato dai turisti, ma “riscoperto” anche dai bergamaschi (il 39% dei visitatori proviene dalla città e dalla provincia, il 26% da fuori provincia e il 35% è straniero). Sono proprio i turisti stranieri i protagonisti della visita al polo museale di Piazza Vecchia (Campanone e Palazzo del Podestà) con il 68% dei visitatori».

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In città bassa, l’Accademia Carrara conferma l’apertura straordinaria festiva, dalle 10 alle 19, invitando i cittadini a visitare la collezione permanente e approfittare delle ultime occasioni di visita della mostra «Dentro Lorenzo Lotto» (in chiusura il 31 agosto). Dalle 10 alle 19 è aperta anche la Gamec anche nelle sue sedi dell’ex oratorio di San Lupo e Palazzo della Ragione (fino alle 20) per non perdere la mostra «Maurizio Cattelan - Seasons» che sta riscuotendo molto successo. «Per quanto riguarda l’affluenza, lo scorso fine settimana (preferragostano, ndr) è stato registrato un totale di oltre 3mila visitatori nelle tre sedi», fa sapere il museo in una nota. Per quanto riguarda la Rete dei Musei della Diocesi di Bergamo, è aperto il Museo della Cattedrale in Città Alta dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 18,30. «Intanto continuano i lavori nel cantiere del Museo Adriano Bernareggi perché tutto sia pronto per il 27 settembre», spiegano dalla Fondazione Adriano Bernareggi. Si finisce in bellezza, in mezzo alla natura, nelle due sedi dell’Orto Botanico alla Valle della Biodiversità di Astino e in Città Alta, aperte anche a Ferragosto dalle 10 alle 19. «Per il 14 agosto (stasera, ndr) e Ferragosto abbiamo organizzato due appuntamenti per mettere in risalto le nostre collezioni e raccontare le numerose storie che vi si celano, in un orario più fresco e piacevole – spiega il direttore Gabriele Rinaldi – Il primo (questa sera alle 18,30 all’Orto Botanico di Astino) sarà curato da Chiara Gastoldi, naturalista, e sarà dedicato ai legumi, una risorsa preziosa sia per il pianeta sia per il nostro benessere».

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A Ferragosto, alle 17,30 sempre ad Astino, invece, «ci sarà spazio per un tocco esotico con il sapore dell’India. Si terrà il tradizionale spettacolo di danza Odissi eseguito da Shilpa Bertuletti, arricchito per l’occasione da narrazioni e laboratori. E anche un aperitivo dai sapori indiani. Un evento che promette di coinvolgere grandi e piccoli in un’esperienza unica», dice il direttore. E aggiunge: «Durante l’estate c’è stato un buon afflusso di visitatori, anche se abbiamo registrato un calo, forse dovuto al caldo eccessivo. Astino, con la sua posizione molto assolata, non sempre si presta ai momenti più torridi della giornata. Lavoriamo per recuperare l’affluenza dei visitatori non appena le temperature caleranno anche grazie al nuovo Parco Apistico che, con le sue 94 specie di piante, sta attirando numerosi impollinatori e garantisce una fioritura continua durante tutto l’anno. Un luogo dove i visitatori possono immergersi nel meraviglioso rapporto tra insetti e fiori, superando l’idea dell’insetto come nemico e riconoscendolo invece come una creatura affascinante».

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