Il summit dei giovani a Bergamo: «Costruire un mondo sostenibile e inclusivo»

«G20 Youth Summit» in città fino a venerdì 23 luglio, prima volta in Italia. «Felici di essere qui, sia un nuovo inizio dopo il dolore». Mercoledì e giovedì i lavori, poi comunicato ai leader mondiali.

Per una settimana Bergamo è la capitale dei giovani provenienti da tutto il mondo. La nostra città ospita fino a venerdì il «G20 Youth Summit», che si tiene per la prima volta in Italia, per parlare di inclusione, sostenibilità, cambiamento climatico e ambiente, innovazione, digitalizzazione e futuro del lavoro, con l’obiettivo di svolgere un ruolo attivo e coinvolgere le generazioni future. Ieri il gruppo ha visitato la Brembo e il Kilometro Rosso di Stezzano, dopodiché la delegazione si è spostata in Città Alta, ospite dell’università nell’aula magna di Sant’Agostino, dove si è tenuto l’evento di apertura della manifestazione, alla presenza delle autorità e delle forze dell’ordine. Dopo un pomeriggio di lavoro, serata di relax nella splendida cornice del monastero di Astino. «Siamo particolarmente felici di essere a Bergamo con tutti i delegati e gli ospiti provenienti da tutti i Paesi, anche virtualmente – afferma Alberta Pelino, fondatrice di Young Ambassadors Society e Chair Youth 20 –. Questa è una delle città più colpite dalla pandemia e ci auguriamo che l’energia e la passione dei giovani di tutto il mondo possano rappresentare un messaggio di speranza e di un nuovo inizio. Dobbiamo lavorare insieme per costruire un mondo più innovativo, sostenibile e inclusivo. Le priorità della presidenza italiana del G20 sono le persone, il pianeta e la prosperità, che rappresentano i pilastri di un nuovo e moderno sistema economico e sociale – conclude Pelino -. I delegati del “Y20” hanno coinvolto oltre 90 associazioni giovanili e più di un milione di giovani, fra cui 250 mila italiani, con l’obiettivo di portare sul tavolo del G20 idee e progetti giovanili. Proprio a Bergamo concluderemo il comunicato che sarà consegnato ai presidenti e ai capi di stato del G20 che si svolgerà a Roma in ottobre».

Il rettore Remo Morzenti Pellegrini, anche in qualità di padrone di casa, ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento, per il quale «l’università ha messo a disposizione la sede più prestigiosa e il luogo più rappresentativo. Si tratta di una grande opportunità per far crescere il nostro territorio, con ragazze e ragazzi che potranno affrontare i temi della sostenibilità, della ripresa e dell’educazione, in una stagione ancora difficile a causa della pandemia».

«Bergamo vuole essere parte e protagonista di questo processo – aggiunge il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori –. I giovani sono stati i veri protagonisti durante la pandemia e lo saranno anche della nostra rinascita. La nostra città vuole anche essere parte del processo di ricostruzione di un mondo più sostenibile, che lavora per contrastare il cambiamento climatico, che investe in ricerca e formazione. L’amministrazione sta lavorando ad un patto educativo di comunità per le nuove generazioni e ad una riduzione dei casi di dispersione scolastica».

Durante l’incontro è stato trasmesso anche un messaggio inviato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha evidenziato come «è estremamente importante che i giovani esprimano il loro pensiero sul futuro, in modo da supportare tutti insieme la sostenibilità e il ruolo della tecnologia, partendo dall’educazione, che è il punto centrale della società, indispensabile per determinare il futuro di ogni comunità».

Per il bergamasco Maurizio Martina, vice direttore generale della Fao, «è fondamentale che le future generazioni si facciano carico fino in fondo della lotta alla fame, aggravata dalla pandemia, che richiede oggi maggiori sforzi e impegni concreti per il diritto al cibo, nell’alveo di una società sostenibile e inclusiva, dove le innovazioni siano per tutti e non solo per pochi. Ora dipende molto da come affronteremo la crisi post pandemica, con le nuove generazioni che non devono essere spettatrici, ma protagoniste».

I lavori proseguiranno oggi e domani, con la conclusione prevista per venerdì mattina, quando ci sarà la presentazione del comunicato ufficiale che verrà consegnato all’ambasciatore Luigi Mattiolo, Sherpa italiano del G20, per essere portato sul tavolo e all’attenzione dei leader mondiali.

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