
( foto bedolis)
A LONGUELO. Bando scaduto e servono lavori di manutenzione. Resterà fruibile l’area all’aperto. A Redona Edonè in scadenza il 30 settembre. «Percorso partecipativo per pensare al futuro».
Chiuderà lunedì prossimo, 30 giugno, il Polaresco per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni, e riaprirà, se tutto va come da programmi, «nei primi mesi del 2026». Questa è la speranza dell’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi che sta lavorando al rinnovo dei due spazi comunali dedicati ai giovani, il Polaresco a Longuelo (dove saranno necessari anche dei lavori di manutenzione) e l’Edonè a Redona, un’operazione partita da un confronto con le nuove generazioni e che si chiuderà con la pubblicazione della nuova gara per affidare gli spazi.
Tutti gli spazi interni di Longuelo saranno chiusi, quindi i locali per il co-working, sale prove per giovani musicisti, spazi studio
Entrambe le gestioni sono «scadute» lo scorso 9 novembre, quando il Comune di Bergamo le ha rinnovate con una proroga temporanea. Per lo spazio di Redona fino al 30 settembre, con la stagione estiva garantita, mentre per il Polaresco fino al 30 giugno. Tutti gli spazi interni di Longuelo saranno chiusi, quindi i locali per il co-working, sale prove per giovani musicisti, spazi studio.
Ma, sottolinea l’assessore Marchesi, «per il periodo estivo lo spazio esterno del Polaresco resterà aperto al pubblico dalle ore 7 alle 21, con un servizio di guardiania presente in loco dalle 19 alle 21. Alcuni Cre estivi hanno già segnalato il suo utilizzo». Il Polaresco si potrà quindi vivere come un parco urbano, in attesa di un suo rilancio. Palafrizzoni starebbe lavorando anche alla possibile apertura dei campi da beach volley per l’estate, ma ci sono ancora diversi punti di domanda.
L’assessore Marchesi porta gli elementi che hanno determinato la chiusura del Polaresco: «Lo scorso novembre l’Amministrazione comunale, assecondando le specifiche richieste dei due gestori, ha deciso di prorogare la scadenza della permanenza alla conduzione dei rispettivi spazi giovanili stabilendo, per Nutopia presso Edonè, quella del 30 settembre 2025, mentre per Doc Servizi, al Polaresco, quella del 30 giugno 2025. Nel frattempo, com’è noto, è stato realizzato un percorso partecipativo dedicato alla definizione del futuro ruolo di Edonè e Polaresco i cui risultati saranno utili per la definizione dei due bandi di gestione di prossima realizzazione».
Un incontro di restituzione su quanto fatto nei mesi scorsi per ripensare gli spazi giovanili si è tenuto a maggio, ospitato proprio al Polaresco e intitolato «GenerAzione Spazio: analisi e prospettive sugli spazi giovanili cittadini». Qui si è spiegato come, a oltre 15 anni dall’inaugurazione dei due centri, sia necessario rinnovarli, per rispondere ai nuovi bisogni. I giovani, coinvolti in questo percorso, hanno chiesto «spazi polifunzionali in grado di rispecchiare la diversità nei mondi giovanili e i differenti linguaggi culturali, interessi e target». Dall’indagine è emersa anche la volontà, delle nuove generazioni «di essere protagoniste, promuovendo anche nuove imprenditorialità».
Novità che potranno essere sperimentate in entrambi gli spazi di proprietà comunale. Per quanto riguarda il Polaresco, prima di poterlo riaprire, sarà comunque necessario effettuare dei lavori di manutenzione e messa a norma. Un aspetto che tocca l’assessore Marchesi: «Dopo il 30 giugno, è prevista la chiusura degli spazi interni, lo sgombero da parte di Doc Servizi di quanto di sua pertinenza e la definizione di alcuni lavori, a carico del Comune, necessari al futuro utilizzo. Un passaggio, questo degli interventi di riqualificazione, propedeutico alla predisposizione del bando di gestione di questo spazio il cui nuovo avvio sarà nel 2026».
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