Raddoppiate le rapine a Bergamo: in crescita il fenomeno delle baby gang

Crescono le rapine consumate tra ragazzini, anche minorenni, che minacciano i coetanei per avere solitamente il cellulare

Le statistiche dei reati denunciati a Bergamo e provincia fanno registrare il segno meno quasi a tutte le voci. In un caso non solo c’è invece un più, ma l’incremento è stato anche notevole: si tratta delle rapine. Se nel trimestre settembre-ottobre-novembre del 2019 le denunce erano state 13 in città e nello stesso periodo dell’anno scorso erano salite a 35, quest’anno (dal 1° settembre al 10 novembre) sono già state denunciate 26 rapine . Ciò significa un incremento percentuale del 100% tra il 2019 e il 2021. Come mai?

«Senza voler sminuire il fenomeno – risponde il questore Maurizio Auriemma –, l’incremento non è dovuto a rapine a mano armata in attività commerciali o a situazioni simili, bensì alle rapine consumate tra ragazzini, anche minorenni, che minacciano i coetanei per avere solitamente il cellulare ». Si tratta di rapine a tutti gli effetti, anche se circoscritte a un fenomeno – del quale avevamo già riferito negli ultimi mesi – di incremento della criminalità tra i giovanissimi, spesso organizzati in baby-gang che scorrazzano per il centro cittadino , scatenati nel post lockdown e nel post restrizioni per la pandemia.

Anche in provincia le rapine sono l’unico dato ad avere il segno più, essendo passate dalle 62 del 2019 alle 99 dell’anno scorso, alle 69 del 2021 (sempre tra settembre e novembre). In generale, i cosiddetti «delitti», ovvero tutti i reati denunciati sono scesi del 33% in città e del 34% in provincia, confrontando il trimestre settembre-novembre 2019-2021. In calo le ricettazioni (del 27% in città e del 45% in provincia), le lesioni (del 28% in città e 34% in tutta la Bergamasca), in calo (anche se più contenuto) le truffe e frodi informatiche (del 15% nel capoluogo e del 3% in tutta la provincia), i danneggiamenti (del 37% a Bergamo città e del 22% in provincia) e i reati legati agli stupefacenti (-21% in città e -42% in provincia). I delitti informatici sono scesi in città (-42%), ma saliti in provincia (+4%): erano stati quelli con il maggiore incremento nell’anno della pandemia.

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