Strade bergamasche, già 30 morti nel 2025: aumentano le vittime nonostante le sanzioni più severe

ON THE ROAD. Allarme sicurezza sulle strade della provincia: febbraio e giugno i mesi più tragici. L’appello delle associazioni: «Serve più responsabilità, non bastano le multe».

Bergamo

Il 2025 è iniziato con un bilancio tragico per le strade bergamasche: al 20 giugno si contano già 30 vittime, un numero che avvicina pericolosamente il totale dell’intero 2024 (44 morti). I dati, diffusi dall’Associazione Familiari Vittime della Strada, parlano di un’emergenza che si rinnova tragicamente ogni mese.

Le stragi di giugno: casi emblematici da Chieti a Frosinone

Anche a livello nazionale il mese di giugno si sta confermando tra i più drammatici. A Chieti, l’8 giugno, un frontale ha causato 4 morti, tra cui tre ultraottantenni e un giovane di 27 anni. Stessa dinamica e stesso bilancio a Frosinone, nella notte del 22 giugno: quattro vittime, due coppie di passeggeri su due diverse auto. La velocità eccessiva figura tra le cause principali, ancora troppo spesso.

Nella nostra provincia, febbraio è stato il mese più colpito con 8 decessi, seguito proprio da giugno con 7 vittime

Bergamo: i numeri delle vittime nel dettaglio

Nella nostra provincia, febbraio è stato il mese più colpito con 8 decessi, seguito proprio da giugno con 7 vittime: 4 automobilisti, 2 motociclisti e un pedone. A preoccupare è soprattutto l’indifferenza generalizzata agli appelli alla prudenza.

Secondo Ivanni Carminati, presidente dell’associazione bergamasca per le vittime della strada, «il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre scorso, ha previsto sanzioni più dure, ma i comportamenti errati restano». L’uso del cellulare alla guida, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto della segnaletica sono ancora all’ordine del giorno.

I profili delle vittime: età, orari e giorni a rischio

L’analisi dei dati relativi a giugno mostra una tendenza inquietante. La fascia più colpita è quella tra i 46 e i 65 anni (14 vittime), seguita dai giovani tra i 19 e i 30 anni (8 vittime). Le ore più pericolose si rivelano quelle tra le 12 e le 18, con 12 decessi, mentre il giorno nero per eccellenza è il giovedì, con 7 morti registrate. «È devastante – sottolinea Carminati – dover constatare che ogni 3-4 giorni, solo a giugno, si è registrato un nuovo decesso».

“Mobilità sicura”: l’iniziativa per cambiare rotta

Dal 20 marzo è attiva anche a Bergamo la campagna nazionale «Mobilità Sicura», che vede la partecipazione dell’Aci. L’obiettivo è chiaro: educazione, prevenzione, e coinvolgimento attivo di tutti gli utenti della strada. «La sicurezza è un diritto fondamentale. Stiamo lavorando con i nostri 29 mila soci per diffondere una nuova cultura del rispetto e della responsabilità» ha Valerio Bettoni, presidente di Aci Bergamo.

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