Cronaca / Bergamo Città
Sabato 07 Giugno 2025
Studenti in festa per l’ultima campanella. Ma a settembre tra i banchi 2.750 in meno
SCUOLA. Si chiude l’anno e si avvicina la nuova maturità, con l’incognita dei cambiamenti sul voto in condotta. Intanto si pensa già al futuro, caratterizzato dal calo demografico. Cubelli: «È come se scomparissero due istituti».
Sabato (ma per una buona parte già venerdì) suonerà l’ultima campanella per gli studenti bergamaschi: tantissimi festeggeranno il traguardo raggiunto dopo le fatiche di un intero anno scolastico, altri si prepareranno agli esami ormai imminenti, quelli di terza media e soprattutto la maturità, ormai alle porte, con le nuove regole sul voto in condotta a fare da spauracchio. Intanto è tempo di bilanci, a cominciare dagli scrutini, aspettando le pagelle e l’agognata (si spera) promozione.
Già si guarda al prossimo anno
Il mondo della scuola bergamasca però guarda già avanti e si sta organizzando per il prossimo anno scolastico, nel quale dovrà affrontare prima di tutto, come del resto accade ormai da qualche tempo a questa parte, un’importante diminuzione del numero di alunni, dovuta agli (annunciati) effetti del calo demografico.
Una prima stima era già stata fatta dal nostro quotidiano analizzando le proiezioni demografiche dell’Istat, lette attraverso la prospettiva dell’istruzione. Basta, infatti, allungare lo sguardo ai prossimi dieci/vent’anni e, rispetto alla situazione attuale, la Bergamasca rischia di perdere oltre 30mila alunni.
Restando nell’immediato futuro, il dato che colpisce è stato fornito dal dirigente dell’Ufficio scolastico di Bergamo, Vincenzo Cubelli, che in un’intervista rilasciata al telegiornale di Bergamo Tv ha parlato chiaro, snocciolando cifre che rendono l’idea dell’entità del fenomeno.
2.750 ragazzi in meno
«Per l’anno prossimo – ha spiegato Cubelli – addirittura il calo previsto è di 2.750 ragazzi in meno. Significa sostanzialmente, per dirla in modo classico, due scuole in meno, due scuole che scompaiono», ha esemplificato. L’impatto dell’inverno demografico si registra in particolare tra i banchi dei più piccoli: «Il calo più significativo si registra nella scuola primaria, dove il numero di bambini continua a diminuire. I dati rivelano un totale di 1.185 alunni in meno nelle vecchie scuole elementari. Per quanto riguarda le scuole medie, si contano circa 960 studenti, vale a dire quasi un migliaio in meno, mentre nelle secondarie di secondo grado il numero scende di 356. L’ambito territoriale di Bergamo per questo si vedrà ridurre il numero di autonomie scolastiche di due, nel senso che due scuole, le più piccoline, sono amministrativamente fuse, sottolineo la parola amministrativamente, con altre istituzioni scolastiche», spiega il responsabile dell’Ufficio scolastico territoriale.
Il riferimento è ad una circolare inviata dagli uffici ai dirigenti scolastici ad inizio dell’anno, relativa a dimensionamento e offerta formativa della rete scolastica per la provincia di Bergamo nell’anno scolastico 2025/26, in attuazione del decreto del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale in seguito ad una delibera della Giunta di Palazzo Lombardia.
Due nuovi accorpamenti
Per il prossimo anno, infatti, nella Bergamasca sono previsti due nuovi accorpamenti, in un’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione: dell’istituto comprensivo di Torre Boldone alla «Petteni» di Bergamo, e di quello di Albano Sant’Alessandro-Torre de Roveri con San Paolo d’Argon. L’istituto comprensivo di Torre Boldone, infatti, sottodimensionato rispetto ai criteri regionali, che prevedono un minimo di 600 alunni (400 per le istituzioni montane) verrà accorpato dal «Donati Petteni» di Bergamo, mentre il Comprensivo di Albano Sant’Alessandro si unirà a quello di San Paolo d’Argon, dando vita all’istituto comprensivo «Valle D’Argon». Un unione solamente a livello amministrativo, poco o nulla cambia, infatti, per gli studenti e le loro famiglie, ma segno di un inverno demografico tra i banchi scolastici che sta toccando anche i comuni dell’hinterland di Bergamo e non solo, come eravamo stati abituati, piccole realtà delle aree montane bergamasche.
La novità del voto in condotta
Tornando alle scadenze più prossime, la scuola si prepara a chiudersi con la prima variazione sostanziale: il peso del voto di comportamento nell’Esame di Stato e non solo. «Quest’anno la grande novità è che si avrà giudizio sospeso anche se ci è comportati in maniera appena appena sufficiente durante l’anno scolastico – spiega Cubelli - Il 6 in comportamento, per farla breve, comporta una sorta di giudizio sospeso in educazione civica, per cui il ragazzino o la ragazzina dovrà ritornare a settembre con un elaborato di educazione civica. Con il 5 si è addirittura bocciati, ma per averlo bisogna aver preso una sospensione superiore ai 15 giorni, che è cosa non da poco».
In sostanza, misure drastiche ma che difficilmente avranno attuazione, perché per prendere un voto in condotta così basso bisogna averla combinata davvero grossa. Staremo a vedere.
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