Verso le elezioni a Bergamo: nel centrodestra, cresce l’ipotesi Pezzotta

PALAFRIZZONI . L’avvocato ed ex assessore potrebbe essere il nome indicato da FdI. E, a differenza di cinque anni fa, sarebbe disponibile a valutare una candidatura. Ma manca ancora l’accordo della coalizione a livello regionale

Le indiscrezioni dei giorni scorsi davano l’idea per esclusa, per presunta indisponibilità dell’interessato (che aveva declinato già cinque anni fa). Nelle ultime ore, invece, il nome ha ricominciato a circolare con insistenza. La candidatura a sindaco per il centrodestra di Andrea Pezzotta sarebbe ad oggi, secondo qualcuno, «ben più di una suggestione».

Profilo civico, Pezzotta è un noto e stimato avvocato cittadino. A Palafrizzoni è già stato come assessore all’Urbanistica (in quota dell’allora Pdl) nella Giunta guidata da Franco Tentorio, dal 2009 al 2014. Aveva poi scelto di non candidarsi alle successive elezioni, tornando a tempo pieno al suo lavoro di professionista. A domanda su un possibile ruolo da «frontman» nel 2024, si limita a osservare: «Aspetto le determinazioni del tavolo regionale».

Il risiko dei capoluoghi

Parole che suonano comunque ben diverse da un «no, grazie», e che lasciano intravedere, se non altro, una disponibilità a discutere. Di certo dei contatti ci sono stati. A lavorare sul nome di Pezzotta sarebbe Fratelli d’Italia, che tuttavia per il momento mantiene il massimo riserbo e non ha svelato le sue carte nel confronto con gli alleati.

E il punto, come lascia intendere lo stesso Pezzotta, rimane capire il quadro in cui ci si muove. L’intesa nel centrodestra va infatti trovata a livello regionale, con tre capoluoghi che vanno al voto: Bergamo, Cremona e Pavia. Un inghippo si sarebbe creato soprattutto su quest’ultima: il sindaco uscente è leghista (e tecnicamente ricandidabile, dopo un solo mandato), ma Fratelli d’Italia mirerebbe a esprimere un proprio nome. La partita di Bergamo oggi è legata soprattutto a questi passaggi.

Gli scenari più probabili per la nostra città rimarrebbero quelli di cui si parla ormai da settimane: un civico indicato da FdI (che a questo punto potrebbe essere proprio Pezzotta) o un esponente di Forza Italia.

Che i suoi nomi li ha fatti da tempo: Alessandra Gallone, Carlo Saffioti e Gianfranco Ceci, mentre nei giorni scorsi si è pubblicamente sfilato Giorgio Jannone, con un post su Facebook in cui si è detto «onorato» e «lusingato», ma ha nel contempo spiegato l’intenzione di «lasciare il passo a chi ha la volontà, più convinta della mia, di dedicarsi al ruolo di sindaco, a coloro che potranno e dovranno farlo a tempo pieno». Gli azzurri peraltro proprio oggi presenteranno i dati sul tesseramento 2023, che prelude al congresso provinciale: pare che i numeri siano positivi, e chissà che questo non diventi un ulteriore tassello nel confronto con gli alleati.

I timori sui tempi

Quel che è certo è che dai livelli orobici dei partiti si comincia a scalpitare: il centrosinistra uscente ha ufficializzato a metà ottobre la sua scelta, puntando su Elena Carnevali , e ora molti nel centrodestra temono che si arrivi troppo «lunghi». Tanto più che l’impressione di qualcuno è che la discussione sulle amministrative, sul piano regionale e nazionale, stia registrando un certo rallentamento.

Intanto, le segreterie provinciali di Lega, FdI e Forza Italia starebbero incrociando le agende per un incontro (forse già alla fine di questa settimana) che permetta di esaminare, se non altro, le situazioni dei Comuni medio-piccoli, più «svincolati», rispetto agli over 15mila, dalle logiche sovra-provinciali di coalizione. Le amministrative di giugno riguarderanno infatti 164 Comuni bergamaschi.

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