Giovani di grandi speranze narrati dal Nobel Gurnah

DA LEGGERE. Romanzo di formazione dal taglio fortemente realista, «Il furto» (La Nave di Teseo, nella bella ed efficace traduzione di Alberto Cristofori) è l’ultimo libro del Premio Nobel britannico-tanzaniano Abdulrazak Gurnah e il primo da lui scritto dopo il prestigioso titolo assegnatogli nel 2021.

Romanzo di formazione dal taglio fortemente realista, «Il furto» (La Nave di Teseo, nella bella ed efficace traduzione di Alberto Cristofori) è l’ultimo libro del Premio Nobel britannico-tanzaniano Abdulrazak Gurnah e il primo da lui scritto dopo il prestigioso titolo assegnatogli nel 2021.

Un classico romanzo di formazione con protagonisti Karim, Fauzia e Badar, tre ragazzi sulla soglia del compimento della maggiore età. Pieni di vita e pronti a cogliere le opportunità che si dipanano davanti ai loro occhi, i tre ragazzi vivono quello che sarà per loro un fondamentale momento di passaggio. Una fuga finalmente possibile dall’opprimente situazione famigliare per lanciarsi con coraggio in un futuro che si prospetta per loro denso di possibilità e anche di felicità. «Il furto» è un romanzo solido ed estremamente godibile, che offre in maniera esemplare le migliori qualità narrative (e letterarie) di un autore ancora poco noto in Italia, nonostante la sua fama evidentemente internazionale, e che meriterebbe una migliore accoglienza proprio per la sua capacità di condensare la contemporaneità in quella scatola magica che è il romanzo nella sua forma più classica e precisa. I tre ragazzi ricordano nel loro relazionarsi e nella costruzione della loro dinamica interna i protagonisti del racconto di Stephen King «Stand by me», vero riferimento assoluto nella narrativa di formazione contemporanea.

Tutti e tre vivono condizioni emotive molto diverse l’uno dall’altro, anche di natura economica, che definiscono conseguentemente le ambizioni di ognuno. Eppure il loro legame ha la forza di scalfire le rigide classificazioni sociali che li vedrebbero sottomessi. Il loro è un mondo antico che subisce un drammatico cambiamento, che porterà le loro vite a rispondere a sfide che fino a pochi anni prima era anche solo assurdo potersi immaginare. Un mix tra impatto tecnologico e avvento di un turismo, a tratti devastante, cambia per sempre l’immagine dei luoghi da loro amati e vissuti nell’infanzia, ma anche le prospettive del loro futuro. Abdulrazak Gurnah dà corpo a un romanzo denso di speranza, a tratti fortemente romantico. Quasi un Dickens contemporaneo che però non evita di esporre i propri giovani protagonisti ai pericoli ed alle incertezze di un mondo tanto piccolo perché facilmente raggiungibile, ma pur sempre enormemente più grande di uno spazio conosciuto e rassicurante. Andare oltre la paura sarà la risposta - tra non poche incertezze - di Karim, Fauzia e Badar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA