Si studia la caduta del Suv nel lago di Como, al vaglio le condizioni del parapetto

LA PERIZIA. In corso la ricostruzione cinematica per chiarire la dinamica dell’incidente del 6 gennaio. Attesi i risultati dell’autopsia sui corpi di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo.

Il Suv guidato da Morgan Algeri, 38 anni di Brembate Sopra, che aveva in auto anche Tiziana Tozzo, 45 anni di Cantù, si è ribaltato prima di inabissarsi nelle acque del lago a Como dove poi l’uomo e la donna hanno trovato la morte. È il primo elemento emerso nel corso della ricostruzione cinematica dell’incidente, che risale a sabato sera, vicenda su cui giovedì 11 gennaio sono iniziati i rilievi tecnici disposti dal pm Giuseppe Rose. Se n’è occupata la polizia stradale di Como, che ha collaborato con il consulente tecnico Salvatore Furfaro. L’intero parcheggio è stato delimitato e sono iniziate le operazioni di misurazione per comprendere sia la dinamica e la traiettoria del veicolo, sia la velocità di impatto contro la panchina e il parapetto divelto per una lunghezza di 4,40 metri. La panchina in cemento, invece, non è stata spostata ma fatta ruotare come un compasso, segno che è stata colpita di lato dal Suv.

La dinamica dello schianto

Da quelle che sono state le evidenze immediatamente percepibili, il Suv dopo aver impattato contro panchina e parapetto, sfilando per pochi centimetri accanto a una pianta che ne avrebbe potuto fermare la corsa se colpita in pieno, è poi precipitato nel lago di punta, impattando il fondale con la parte anteriore per poi ribaltarsi e adagiarsi sul fondo con le ruote all’insù. Una rotazione che verosimilmente ha reso ancora più complicato il tentativo di Morgan e Tiziana di liberarsi da quella trappola mortale. I due, comunque, erano riusciti a uscire dall’abitacolo, come dimostrato dalla relazione dei Vigili del fuoco di cui abbiamo dato conto. Tornando al ribaltamento dell’auto, segni sono rimasti anche sul fondale del lago, con il punto visibile dell’impatto dell’auto, mentre in acqua sono caduti pure due pezzi di marciapiede.

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Verifiche sul posto e documentazione

Il consulente del pm è stato chiamato a valutare non solo la dinamica – che prevede appunto la ricostruzione cinematica per cui il parcheggio è stato interdetto alle auto – ma anche le ammaccature del Suv e la sua scatola nera. La dinamica di ribaltamento descritta, se confermata dalla relazione del tecnico nominato dal pm, spiegherebbe anche la rottura del tettuccio in vetro che è stato trovato dai Vigili del fuoco già in frantumi. Le operazioni tecniche proseguiranno nei prossimi giorni anche con una valutazione della mole di carte e di documentazione fotografica e video dei momenti immediatamente successivi al fatto. Al vaglio pure le condizioni del parapetto, strappato dalla parte sinistra e rimasto invece a sbalzo con la parte destra, ancorata al resto della struttura non precipitata in acqua.

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Esami in ospedale e scatola nera

La mattina del 12 gennaio all’ospedale Sant’Anna di Como, è in programma l’autopsia sui corpi delle due vittime. La Procura ha affidato l’incarico a Giovanni Scola, anatomopatologo dell’ospedale comasco, che sarà affiancato dal medico legale Paolo Galeazzi di Milano, nominato dall’avvocato Giovanni Giorgino per conto della famiglia di Algeri. La famiglia di Tiziana Tozzo non ha invece nominato consulenti. Il pm ha in animo di disporre anche accertamenti tecnici sulla strumentazione della Mercedes e un’analisi della scatola nera. L’avvocato Maria Guerrisi, che con la collega Maura Benzoni affianca la famiglia della donna canturina (la sorella e i fratelli), non ha voluto aggiungere altro alla tragedia che da sabato notte ha travolto i parenti di Tiziana: «Posso solo dire che la famiglia è distrutta dal dolore per quanto accaduto. Tiziana era una persona davvero speciale».

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