Piscina di Ghisalba, dopo l’incendio: «Almeno un anno di chiusura»

GHISALBA. Il Nucleo investigativo antincendi (Nia) ha verificato le condizioni dell’impianto. Il sindaco: «Danni ingenti, valutiamo la nomina di un perito».

Ghisalba

Si prospetta una lunga chiusura (almeno un anno) per la piscina comunale di Ghisalba, il cui tetto è stato colpito lo scorso 14 agosto da un maxi incendio. Nel frattempo proseguono le indagini per arrivare a ricostruire l’esatto accaduto: proprio ieri mattina, di raccordo con l’Autorità giudiziaria, si è tenuto un primo sopralluogo congiunto del Nucleo investigativo antincendi (Nia), dei Vigili del fuoco del comando di Bergamo e dei carabinieri della Stazione di Martinengo. E il Comune sta valutando di nominare un perito di parte per arrivare a un conteggio preciso dei danni economici subiti dalla struttura in via Aldo Moro.

Ancora ignote le cause del rogo

Ancora ignote le cause che hanno portato al rogo: in questo momento non si esclude alcuna pista. Il sopralluogo del 18 agosto è stato utile per verificare le condizioni dell’impianto natatorio e acquisire tutti gli elementi utili alla risoluzione del caso, ma non si escludono ulteriori visite alla piscina. Quel che è certo, come ha constatato lunedì il Nia, è che l’incendio scoppiato quella mattina intorno alle 11,30 ha scatenato una grandissima quantità di calore. Lo si può verificare dalle condizioni in cui versa quello che rimane del tetto esterno, quello «apribile», che scorreva su appositi binari e che presentava un’intelaiatura in acciaio e un rivestimento in legno e guaina bituminosa: il legno è completamente bruciato e il calore sprigionato dalle fiamme ha causato la deformazione delle travi d’acciaio. La copertura al di sotto, in calcestruzzo armato, è invece rimasta integra.

Ad oggi è difficile anche confermare se, come detto da alcuni testimoni, l’incendio sia partito dalla parte anteriore del tetto. E nemmeno se possa essere collegato ai lavori di rifacimento che erano terminati il giorno prima. Al vaglio degli investigatori anche i filmati registrati dalla rete di telecamere presenti in loco: una di queste, in particolare, punta direttamente sul parcheggio esterno dell’impianto.

La stima dei danni economici

Una stima precisa dei danni economici ancora non c’è. «È troppo presto – conferma il sindaco di Ghisalba, Gianluigi Conti –. Dovremo nominare probabilmente un perito di parte per quantificare i danni. Adesso abbiamo fatto una comunicazione alla nostra assicurazione, dovremo poi mandare la relazione dei Vigili del fuoco e poi successivamente si stimeranno i danni. È una procedura piuttosto lunga, ma si tratta certamente di danni ingenti».

Un altro nodo riguarda la gestione della piscina, fino al 31 agosto affidata allo «Sporting Club Verona». L’amministrazione comunale, prima dell’incendio, aveva già definito il bando di gara per la nuova gestione, aggiudicata da una società con sede ad Arona. «Ora è tutto fermo: la società che sarebbe dovuta subentrare dal primo settembre è stata avvisata dell’incendio. Ci sarà una chiusura sicuramente lunga, speriamo possa essere di un anno, ma ho i miei dubbi. Rimarremo in contatto con la società – conclude il primo cittadino –, che da comunicazioni informali ha comunque dato la sua disponibilità e ha confermato il suo interesse a subentrare».

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