
Quel guardrail pieno di fiori: «Tre morti, ora serve più sicurezza»
LA PROVINCIALE 91 BIS. Tre vittime dal 2017 a oggi nello stesso punto della provinciale 91 bis a Bolgare. L’ultima è la 23enne Asia Curnis.
Una fila di fiori allineati con cura lungo la barriera metallica. Un gesto semplice, silenzioso, ma che grida dolore. Sono lì, sul ciglio della provinciale 91 bis, nel tratto maledetto di Bolgare dove, nella notte tra venerdì e sabato, Asia Curnis, 23 anni , ha perso la vita in un drammatico scontro frontale.
È il terzo incidente mortale lungo lo stesso asse viario, sempre nella medesima zona, dopo quelli del 2017 e del 2020. Per fermare questo doloroso trend, il sindaco Luciano Redolfi ha annunciato che sentirà la Provincia di Bergamo per affrontare la questione sicurezza: «Si sono già verificati altri gravi incidenti e proverò a sentire il presidente per capire se si può intervenire», dichiara.
La questione sicurezza
Sono tre le tragedie in otto anni: stesso luogo, stesso dolore. Quello che è accaduto ad Asia Curnis è solo l’ultimo di una serie di incidenti mortali avvenuti sullo stesso tratto della provinciale 91 bis, a pochi metri dal confine con Chiuduno.
Il 16 luglio 2020, Angelo Politi, 60 anni, consulente commerciale di Brusaporto, è morto sul colpo dopo uno scontro frontale con un tir. Politi si trovava al volante di un’Opel Corsa a noleggio, diretta verso Bagnatica. Per cause mai del tutto chiarite — forse un malore o una distrazione — ha invaso la corsia opposta, centrando in pieno un camion frigorifero Scania condotto da un autotrasportatore 32enne. L’impatto è stato devastante: l’auto è andata completamente distrutta, e i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Tre vittime in meno di 10 anni
La prima vittima di quella strada, il 7 maggio 2017, fu Gianpiero Calvi, 54 anni, operaio residente a Bolgare. Stava andando al lavoro nel Bresciano alla guida della sua Lancia Y. All’altezza di una curva, si è schiantato frontalmente con una Fiat 500 guidata da una 20enne di Pedrengo che procedeva in direzione opposta. L’urto è stato violentissimo: Calvi è rimasto intrappolato tra le lamiere, e i Vigili del fuoco, accorsi con due squadre, hanno impiegato tempo per estrarlo. Ma per lui non c’era più nulla da fare. Asia, Angelo, Giampiero. Tre nomi. Tre storie. Tre famiglie distrutte. Un solo luogo. Bolgare oggi chiede sicurezza. E che non ci siano altri fiori in quel tratto di strada.
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