Spaccio e bivacchi lungo i binari a Cividate: in arrivo la video sorveglianza

SPACCIO. Accampamenti sotto il cavalcavia ferroviario. Nel parcheggio della stazione previste 17 telecamere. Forlani: «Tanti controlli, il nodo è la domanda di droga».

Cividate al Piano

Il degrado e lo spaccio corrono lungo i binari a Cividate al Piano. Il problema dello spaccio e della sicurezza sul territorio sono tornati al centro dell’attenzione dopo che pochi giorni fa un giovane marocchino di 24 anni, con precedenti penali per spaccio e da tempo presente a Cividate sebbene fosse senza documenti e permesso di soggiorno, è morto annegato nel fiume Oglio dopo essere fuggito alla vista di una pattuglia dei carabinieri .

Le zone di spaccio

Zone di spaccio sono state più volte segnalate nelle vicinanze della stazione di Cividate-Calcio, che si trova in posizione isolata rispetto al paese: il cosiddetto «boschetto dello spaccio» che si estende a fianco del parcheggio sud della stazione, l’edificio dell’ex casello ferroviario che si incontra camminando lungo i binari verso ovest, e l’accampamento che si è venuto a creare sotto il ponte ferroviario ancora più a ovest, a poca distanza dal centro di smistamento Amazon.

Il «boschetto dello spaccio» è stato in passato più volte oggetto di intervento dei carabinieri; dell’edificio dell’ex casello, dopo un servizio a giugno de «L’Eco di Bergamo» che dimostrava il suo utilizzo anche come alloggio di fortuna, sono stati murati tutti gli accessi in attesa che venga demolito: il Comune ha già dato tutte le autorizzazioni e ora si aspetta che Rfi (Rete ferroviaria italiana) proceda; anche sotto il ponte ferroviario risulta che le forze dell’ordine siano già intervenute a sgomberare.

Il bivacco più volte sgomberato

Il bivacco è tornato però a formarsi e gli spacciatori, oltre ai clienti, continuano a vedersi nella zona della stazione. Camminando lungo i binari è facile incontrarne alcuni. Per il sindaco Gianni Forlani la situazione è legata innanzitutto a un problema di immigrazione clandestina. In merito, dopo la morte del marocchino 24enne, ha voluto rivolgere un appello «alle comunità straniere presenti a Cividate, in particolare a quelle più numerose - marocchina e indiana - affinché si facciano promotrici di una rete di informazione e sostegno per i propri connazionali. Aiutateli a conoscere le leggi, le opportunità di regolarizzazione e i percorsi di integrazione. Noi, come amministrazione, siamo sempre disponibili al dialogo e all’accoglienza, ma chiediamo rispetto per la nostra cultura e per le leggi italiane».

Le critiche dei cittadini

Parole che hanno suscitato le critiche di alcuni cividatesi, anche via social, i quali hanno accusato l’amministrazione comunale di non fare abbastanza sul fronte sicurezza. Accuse respinte da Forlani, che ribadisce che Comune e forze dell’ordine stanno facendo il massimo, ma che tutto rischia di diventare inutile se sul territorio non cala la domanda di droga.

Per il primo cittadino, quindi, ci si trova anche di fronte a un problema di prevenzione: «I carabinieri – continua Forlani – sono sui luoghi dello spaccio ogni settimana. Alcuni spacciatori sono stati anche arrestati, ma subito rimpiazzati. Adesso verrà eliminato anche l’ex casello ferroviario e controlleremo ancora di più. Ma non possiamo avere 30 vigili e carabinieri h 24 in tutto il territorio. Abbiamo messo tante risorse, ma il tema è anche educativo, perché i ragazzi non siano preda degli spacciatori».

L’installazione della video sorveglianza

Per la sicurezza in zona stazione sono inoltre previste novità a breve. Il Comune conta di dare prossimamente il via a un intervento atteso da tempo: in base a una convenzione sottoscritta nel 2019 con Rfi, la società ferroviaria si è impegnata a fornire al Comune un impianto di videosorveglianza da 17 telecamere che l’ente locale dovrà poi provvedere a installare in modo da rendere il parcheggio videosorvegliato.

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