Dispersa nel lago: stop al sonar, in arrivo il robot subacqueo

SEBINO. La mappatura dei fondali è stata completata, 15 le zone di ricerca del corpo della ventenne tedesca caduta in acqua venerdì durante una gita in motoscafo.

Dopo la perlustrazione in superficie e la mappatura dei fondali con il sonar, si avviano alle battute finali le ricerche di Chiara Lindl, la turista tedesca di 20 anni caduta dal motoscafo su cui si trovava con una comitiva di amici venerdì sera e inghiottita dalle acque dell’alto Sebino. Nel primo pomeriggio di martedì i Vigili del fuoco Sommozzatori di Roma hanno smontato l’attrezzatura che sabato sera avevano installato sul mezzo per la ricerca subacquea dei volontari di Monte Isola e sono ripartiti. Una volta analizzati i dati raccolti tramite il sonar, che permette di individuare la posizione di oggetti e corpi inabissati sui fondali, si potrà intervenire con il Rov, il robot subacqueo dotato di telecamere e bracci comandati a distanza in grado di operare a oltre cento metri di profondità. Tale attrezzatura, attesa nelle prossime ore insieme al nucleo Sommozzatori dei Vigili del fuoco di Milano, permetterà di capire se una delle sagome intercettate possa essere quella della giovane dispersa.

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Come si stanno sviluppando le ricerche

«Parliamo di più di una quindicina di punti, cosiddetti target, da verificare con il robot – ha dichiarato il sindaco di Pisogne, Federico Laini, che sta seguendo passo dopo passo le ricerche –. Oltre all’area grande identificata si è anche ipotizzata una zona circolare più o meno al centro dell’alto lago, dove sembrerebbe più probabile individuare la giovane dispersa. Quindi i primi target a essere verificati saranno quelli presenti in quella zona».

Per ognuno dei punti individuati tra la Lucchini di Lovere, l’area antistante il borgo di Castro, la località Grè di Solto Collina, e Toline di Pisogne anche grazie al lavoro degli operatori del Tas (Topografia applicata al soccorso), saranno necessari dai 40 ai 60 minuti di lavoro da parte del Rov dei Vigili del fuoco, che oltre all’attrezzatura si serviranno di un natante ad hoc.

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Sugli sviluppi viene informata anche la famiglia della giovane, alloggiata in un appartamento di Pisogne. Le speranze di vedere ancora viva la figlia si sono spente, i genitori e la sorella di Chiara ne sono consapevoli, ma hanno manifestato la volontà che si vada avanti nelle ricerche per trovarla il prima possibile.

Cosa succederà nei prossimi giorni

I prossimi giorni potrebbero rivelarsi decisivi anche per la Procura di Brescia, che sta raccogliendo gli elementi per chiarire l’accaduto e definire la posizione di Carolina Knauff, la 23enne che si sarebbe messa ai comandi del motoscafo e avrebbe accelerato all’improvviso, facendo cadere in acqua Chiara. Nelle scorse ore è tornata in Germania, come altri membri della comitiva. Venerdì sera era risultata positiva al test alcolemico, ma a differenza da quanto emerso dai primi accertamenti, la giovane avrebbe dichiarato di possedere la patente nautica conseguita in Germania, ma di non averla con sé. Per chiarire questo aspetto sono in corso verifiche.

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