Sbalzato dalla moto dopo lo scontro, si cerca l’auto pirata

Vigano San Martino. L’automobilista potrebbe non essersi accorto. Nello stesso punto un incidente mortale a dicembre.

Si è ferito gravemente ma non è in pericolo di vita, il motociclista 60enne residente a Bergamo che lunedì 20 marzo alle 9 è rimasto coinvolto nell’incidente stradale sulla statale 42 a Vigano San Martino, un tratto particolarmente critico dove a dicembre si è verificato uno schianto mortale. La dinamica dello scontro è in fase di accertamento dei carabinieri della Compagnia di Clusone. Il 60enne, originario di Monasterolo del Castello e residente a Bergamo, stava procedendo in direzione della città, viaggiava in sella al suo scooter Kymco 300 e stando alla prima ricostruzione dei fatti era in fase di sorpasso di un’auto quando è avvenuto l’impatto. Il motociclista è stato scaraventato a terra, sull’asfalto. La macchina coinvolta non si è fermata. Forse chi guidava l’auto si è stretto al centro della carreggiata per evitare un altro veicolo che in quel momento si stava immettendo da una laterale che sbuca dal centro storico di Borgo di Terzo e forse non si è accorto di quanto accaduto?

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È una delle ipotesi al vaglio. Sulla carrozzeria dello scooter – messo sotto sequestro dei carabinieri per consentire lo svolgimento delle indagini – sono state trovate tracce della vernice bianca dell’autovettura che si è allontanata.

Sul posto il 118 con il personale sanitario di un’automedica e di un’ambulanza. Per i rilievi e le indagini c’erano i carabinieri della stazione di Casazza e la Polizia locale di Borgo di Terzo. Il 60enne è stato trasportato d’urgenza, in ambulanza, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; la prognosi è riservata.

A dicembre

Nella notte del 17 dicembre uno scontro frontale avvenuto tra due auto lungo lo stesso tratto di strada, nel comune di Borgo di Terzo, era costato la vita ad una 60enne di Trescore, Giuseppina Cortesi. Un impatto tremendo. La donna era stata sbalzata fuori dall’abitacolo ed era morta sul colpo. A distanza di tre mesi, sono stati messi dei cuori di stoffa e delle composizioni floreali vicino al guardrail dopo la curva, sul luogo del tragico scontro.

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