
Volontariato / Bergamo Città
Sabato 18 Ottobre 2025
«La pace è concreta e deve partire da noi»
AMICI DEL SERMIG. Nel gruppo di Bergamo una trentina di giovani fra i 16 e i 25 anni.
Trasformare il Bene in gesti quotidiani, vicini: è la missione dell’associazione Amici del Sermig di Bergamo, composta da una trentina di giovani fra i 16 e i 25 anni (a loro si aggiungono una ventina di adulti), che da anni scelgono «di fare, piuttosto che parlare».
Il gruppo bergamasco
A guidarli è lo spirito dell’Arsenale della Pace di Torino di Ernesto Olivero, anche se la loro storia si è poi radicata nel territorio bergamasco: «Siamo partiti come un gruppo informale di giovani di Bonate Sopra che, dopo aver conosciuto la realtà dell’Arsenale nel 2006, hanno iniziato a promuovere iniziative per sostenerlo. Poi ci siamo allargati: spedizioni umanitarie, raccolte alimentari, incontri di testimonianza e laboratori nelle scuole e negli oratori (nel 2025 hanno già incontrato circa 3 mila adolescenti, ndr)», racconta Chiara Rocca, 29 anni e 10 come volontaria.
Le tante iniziative
Oggi la loro sede operativa, in via San Giorgio 1 a Bergamo, è un punto di riferimento per tanti giovani che cercano un barlume di speranza ma anche per chi ha voglia di mettersi in gioco o è in cerca di prospettive. È un’occasione per scoprire i propri talenti e alzare lo sguardo sul mondo: «La dimensione del volontariato – sottolinea Rocca - è ampia. La speranza è che ognuno possa incanalare, anche al di là della nostra realtà, tempo, energia e creatività in qualcosa che dia un senso profondo alla sua vita». L’impegno degli Amici del Sermig di Bergamo è operativo, fatto di mani che impacchettano, organizzano, preparano. Durante l’emergenza ucraina, hanno spedito oltre 150 tonnellate di aiuti umanitari verso l’Ucraina e la Romania. Ma l’attività non si ferma alle crisi internazionali: «Ogni settimana accogliamo studenti delle superiori e universitari che vogliono fare esperienza - prosegue la volontaria -. Insieme a loro costruiamo percorsi di formazione, per unire servizio e crescita personale». In vista del prossimo Natale è già partita una bella iniziativa. Stanno preparando dei «pacchi solidali», con prodotti realizzati all’Arsenale di Torino e da realtà locali bergamasche. Il ricavato servirà per sostenere le popolazioni del Medio Oriente colpite dalla guerra e la nuova Casa Amoris Laetitia della Fondazione Angelo Custode.
«La pace deve partire da noi»
Accanto all’aiuto concreto, ci sono e ci sono stati momenti simbolici e di comunità. «Nel 2019 - ricorda - abbiamo radunato a Bergamo 20mila persone per dire basta alla guerra». Un messaggio sempre più urgente e attuale, sul quale anche l’associazione si interroga: «La pace è qualcosa da costruire nei gesti e nelle scelte quotidiane, cercando di creare un clima positivo, di informarsi ed essere consapevole, di trovare soluzioni nel proprio piccolo. La pace - conclude decisa - è una cosa concreta che può e deve partire da noi».
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