Kiev chiede armi, Mosca spinge su Donetsk. Il dramma dei bambini senza casa

La guerra Putin: «nobile» proteggere il Donbass. Pressing degli Stati Uniti sull’India. Due bambini su tre in Ucraina sono rimasti senza casa per via della guerra.

L’offensiva russa prosegue per arrivare a Donetsk, e Kiev teme gli attacchi con agenti chimici, l’uso dei quali nella città assediata di Mariupol non viene al momento confermato dal Pentagono, mentre l’Ucraina riferisce di un drone che conteneva tali sostanze fatto cadere sulla città dai russi.

Putin: «Nobile l’obiettivo di proteggere il Donbass»

Il presidente russo Vladimir Putin non ha dubbi sul fatto che il «nobile» obiettivo di proteggere il Donbass verrà raggiunto. «Questo è quello che accadrà. Non ci sono dubbi. Gli obiettivi sono perfettamente chiari e sono nobili», ha sottolineato Putin parlando ai lavoratori dell’industria spaziale al Cosmodromo di Vostochny. «Il principale obiettivo è aiutare le persone nel Donbass, che noi abbiamo riconosciuto, e lo dovevamo fare perché le autorità di Kiev, incoraggiate dall’Occidente, si rifiutavano di attuare gli accordi di Minsk per una risoluzione pacifica dei problemi del Donbass», ha aggiunto.«La Russia non si chiuderà, è impossibile isolarla”, ha detto inoltre Putin durante l’incontro con i lavoratori dell’industria spaziale allo spazioporto di Vostochny, ripreso dalla Tass. Putin afferma che la Russia «è pronta a cooperare con tutti i partner che lo desiderano» e «non ha intenzione di chiudersi». «Non abbiamo intenzione di chiuderci - assicura - nel mondo moderno, è totalmente impossibile isolare rigorosamente qualcuno e completamente impossibile isolare un Paese così grande come la Russia. Quindi lavoreremo con i partner che vogliono interagire». «Ovviamente non avevamo scelta, questa è la decisione giusta», ha aggiunto.

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La presa del porto di Mariupol

«Il nemico proverà probabilmente a prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e lanciare un’ offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk», scrive lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, ripreso da Ukrinform, che parla anche di «segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea nelle aree di Melitopol e Ilovaisk». Su Donetsk e Lugansk, lunedì 11 aprile i soldati di Kiev hanno respinto, viene spiegato, 6 attacchi nemici, distrutto 4 carri armati, 5 unità corazzate, 26 unità di veicoli e 8 sistemi di artiglieria, ma i russi non avrebbero abbandonato i piani per catturare completamente le due regioni. E intanto, spiegano i vertici militari di Kiev, nelle acque del Mar Nero e del Mare d’Azov, i gruppi navali russi continuano a svolgere azioni per isolare l’area delle ostilità, compiere ricognizioni e dare supporto alle unità di terra.

«Oltre diecimila civili morti»

Il sindaco di Mariupol riferisce che oltre 10mila civili sono morti nella città portuale, ma il bilancio potrebbe arrivare a superare i 20mila, e accusa le forze russe di aver bloccato per settimane i convogli umanitari. Mosca intanto spiega che ieri un centinaio di militari ucraini è stato bloccato dall’esercito russo mentre tentava di lasciare la città assediata. Il tentativo di sfondamento è stato sventato da attacchi aerei e di artiglieria, si afferma: una cinquantina sono stati uccisi, gli altri costretti alla resa.

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Zelensky chiede più supporto militare

Nuovo pressing del presidente ucraino sulla comunità internazionale: a Kiev serve più supporto militare, la perdita di vite umane è anche responsabilità di chi conserva nei propri arsenali le armi di cui l’Ucraina ha bisogno, argomenta il leader ucraino . Il quale aggiunge che i russi hanno lasciato mine ovunque. E poi preoccupa un possibile attacco con armi chimiche. Secondo la parlamentare ucraina e capo del comitato parlamentare sull’integrazione Ivanna Klympush, i russi hanno fatto cadere un drone contenente sostanze tossiche proprio su Mariupol. Ma il Pentagono fa sapere di non essere in grado di confermare queste notizie. Washington intanto incalza Nuova Delhi, dicendo che l’India deve prendere le proprie decisioni su come affrontare l’invasione russa, perché è importante che tutti i paesi facciano pressione su Putin per porre fine alla guerra, afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri indiano. L’India ha infatti continuato ad acquistare petrolio dalla Russia e si è sempre astenuta nei voti contro Mosca all’Onu.

Due terzi dei bambini sfollati

E nel dramma della guerra chi paga di più sono i più piccoli. Secondo l’Unicef, circa 4,8 milioni dei 7,5 milioni di bambini ucraini sono stati sfollati dall’inizio del conflitto, e quasi due bambini su tre non hanno più una casa dove vivere. Nelle comunità sotto attacco rimaste nel paese, almeno un milione e mezzo di bambini potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza di che nutrirsi. Inoltre, gli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e la mancanza di energia elettrica hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua. E altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato. Mosca intanto denuncia che 752mila persone, compresi 144mila bambini, sono arrivate in Russia dall’ Ucraina e dal Donetsk e Lugansk. Nelle ultime ore, i confini con la Russia sono stati attraversati da 26mila persone, la media giornaliera è di circa 20mila. E più di 30mila sfollati sono attualmente in 474 siti di alloggio temporaneo in 41 regioni russe.

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