Seriate, irregolarità negli appalti
Bolognini, due funzionari indagati

Presunte irregolarità nella gestione degli appalti e nelle procedure di assegnazione di alcuni lavori: è l’ipotesi con cui la Procura della Repubblica ha chiuso una prima tranche dell’inchiesta riguardante l’ospedale Bolognini di Seriate.

Presunte irregolarità nella gestione degli appalti e nelle procedure di assegnazione di alcuni lavori: è l’ipotesi con cui la Procura della Repubblica ha chiuso una prima tranche dell’inchiesta riguardante l’ospedale Bolognini di Seriate. Nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato agli avvocati di due funzionari amministrativi dell’azienda ospedaliera, per i quali i pm Franco Bettini e Fabrizio Gaverini avrebbero ipotizzato il reato di turbativa d’asta.

Si tratterebbe soltanto di uno dei filoni dell’indagine (pare il meno corposo) avviato negli uffici di piazza Dante sul Bolognini. A dare il là alle verifiche degli inquirenti, inizialmente, era stato un esposto dell’ex presidente del collegio dei Sindaci dell’Azienda ospedaliera, il ragionier Marco Bolis, e di un altro ex membro del collegio, Giovanna Ceribelli, relativi ad appalti e forniture gestiti dall’azienda nel 2010. Fra i rilievi critici mossi all’epoca dall’organismo di controllo – e finiti anche sul tavolo di una commissione di verifica regionale – c’erano, ad esempio, presunte irregolarità riguardanti un appalto da 136 mila euro per la manutenzione ordinaria e il rifacimento delle facciate dell’ospedale di Alzano.

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