Sabato nuovo tentativo di evacuazione da Mariupol. Erdogan a Putin: «Incontro con Zelensky in Turchia»

Ucraina La Croce Rossa sabato 2 aprile farà un nuovo tentativo di portare in salvo i civili da Mariupol. Il presidente ha ribadito l’offerta di ospitare un incontro tra i due leader.

Nuovo round di colloqui negoziali tra Ucraina e Russia in video collegamento, mentre continua da un lato la guerra e dall’altra il tentativo di evacuazione dei civili. La Croce Rossa farà sabato un nuovo tentativo di portare in salvo i civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo riferisce il Comitato internazionale della Croce Rossa, spiegando che l’evacuazione di oggi non è andata a buon fine perché «la squadra del Cicr, che comprende tre veicoli e nove persone, non ha raggiunto Mariupol e non ha potuto facilitare il passaggio in sicurezza dei civili».

Erdogan ribadisce l’offerta di ospitare un incontro tra Putin e Zelensky

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, durante un colloquio telefonico con Vladimir Putin, ha ribadito l’offerta di ospitare un incontro tra il leader russo ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta l’agenzia Anadolou su Twitter.

Intanto in mattinata il Cremlino denuncia che elicotteri ucraini avrebbero colpito 8 depositi di petrolio a Belgorad in Russia, non distamte dal confine con l’Ucraina, causando un vasto incendio. E il Cremlino, nel frattempo, torna sulla decisione minaccia della Russia di interrompere i rifornimenti di gas se non verranno pagati in rubli. La decisione di fornire gas solo se pagato in rubli potrà essere annullata in futuro, ma ora è l’opzione più affidabile per la Russia. Lo ha sottolineato il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass.

Intanto si è saputo di una confisca per mano russa di 14 tonnellate di aiuti umanitari. Un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro, che combatteva con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso è rimasto ucciso ieri in battaglia. Lo ha colpito una bomba a mano nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk. La notizia, diffusa con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest, è stata confermata da Massimo Pin, amico fraterno di Edy, che ha avvisato la sua famiglia. Dai racconti sembra che Ongaro si trovasse in trincea con altri soldati quando è caduta una bomba a mano lanciata dal nemico. Edy sarebbe morto da eroe, gettandosi sull’ordigno facendo scudo con il proprio corpo.Una vita da film quella di Bozambo (il suo nome di battaglia) che aveva raggiunto il Donbass nel 2015, da latitante, arruolandosi nelle file di diversi corpi delle milizie popolari separatiste della Repubblica popolare di Donetsk.

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Il presidente russo Putin lancia la «guerra del gas» mentre prosegue il conflitto in Ucraina, imponendo per decreto ai Paesi «ostili» il pagamento in rubli, pena la sospensione delle esportazioni. L’ Ue respinge quello che considera un «ricatto». Draghi sente Scholz: sì alle sanzioni e a un approccio unitario. Francia e Germania pretendono il rispetto dei contratti e «si preparano a reagire all’eventuale shock energetico provocato dal Cremlino. Gli Usa sulla stessa linea. Oggi il ministro Di Maio sarà in in Azerbaijan per rafforzare le intese energetiche, dopo le missioni in Algeria, Qatar, Congo, Angola e Mozambico.

Putin rilancia sul gas, in rubli o stop ai contratti. Draghi sente Scholz, confronto su sanzioni, avanti uniti.

Confermiamo che qualsiasi ulteriore azione ostile da parte dell’Ue e dei suoi Stati membri incontrerà inevitabilmente una dura rispostà. In risposta alle sanzioni, Mosca ha deciso di vietare l’ingresso ai leader europei. Washington intanto ha annunciato nuove sanzioni, aggiungendo alla lista 13 individui e varie entità russe. Alla vigilia del vertice Ue-Cina, l’Europarlamento spera che l’Unione possa ’convincere Pechino a non aiutare Mosca ad aggirare le sanzionì e a ’utilizzare tutta la sua influenza per arrivare a un cessate il fuoco immediato. La presidente del parlamento europeo Roberta Metsola vola a Kiev.

Mosca contro l’Ue, «Azioni ostili avranno risposte dure». Vietato l’ingresso ai leader europei. Nuove sanzioni Usa

Gli Stati Uniti non riconosceranno il risultato del referendum dell’Ossezia del Sud, territorio internazionalmente riconosciuto come parte della Georgia, per unirsi alla Federazione russa, in programma per i prossimi giorni. Lo afferma il Dipartimento di Stato. «Non riconosceremo il risultato degli sforzi della Russia o dei suoi mandatari per dividere il territorio sovrano della Georgia», afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price.

Usa non riconoscerà risultato referendum in Ossezia del sud: «Russia vuole dividere il territorio sovrano della Georgia»

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