«Una vita spezzata è una tragedia»
Ladro ucciso, il sindaco precisa

«Torno sulla vicenda del ladro morto, per un’ultima volta, perché a quanto pare c’è gente che ci vuole ricamare sopra. Quello che intendevo condannare era la figura del ladro in quanto tale». Così il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli.

«Torno sulla vicenda del ladro morto, per un’ultima volta, perché a quanto pare c’è gente che ci vuole ricamare sopra. Ho ribadito ieri sera in consiglio comunale la mia posizione: quello che intendevo condannare con il mio post era la figura del ladro in quanto tale, stante la ricostruzione finora data dell’accaduto».

Il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, è tornato così - con un messaggio nella tarda mattinata di martedì 26 novembre - a parlare della morte di Behexhed Bushi, il 27enne albanese residente a Grumello che è stato ucciso da un colpo di pistola esploso dal carabiniere che aveva investito a un posto di blocco. Inizialmente Locatelli si era detto non dispiaciuto per la morte del ladro a Bolgare, ricevendo tanti messaggi di sostegno e qualche critica.

«È ovvio - scrive il sindaco - che non dovrebbero succedere cose simili, ed è altrettanto ovvio che la nazionalità della vittima nulla ha a che vedere: non bisogna sempre e per forza cercare di buttarla su un razzismo che non c’è. Abbiamo persone oneste di ogni razza e religione che vivono insieme a noi».

«Il problema - conclude - sono quelle disoneste, che siano italiane o di qualunque altra nazionalità. La vita umana spezzata è una tragedia, sempre. Sono dispiaciuto per i familiari, per gli amici e per il ragazzo che quel ladro nascondeva. Così come sono dispiaciuto per le vittime dei furti che non riescono più a dormire la notte o a stare a casa da sole».

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