
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 22 Aprile 2025
Si schianta vicino casa e muore a 22 anni. Il papà: «Solare e amato da tutti»
IL DRAMMA. Roy Caleb rientrava da una serata con gli amici in un locale: altri seicento metri e sarebbe arrivato. In via Broseta ha perso all’improvviso il controllo della sua Vespa. Il decesso dopo il trasporto al Papa Giovanni.
Bergamo
Ancora seicento metri in sella alla sua Vespa e sarebbe arrivato a casa, al civico 5 di via Pezzotta. Invece, mentre percorreva via Broseta, ha perso il controllo della sua moto, è finito nella corsia opposta di marcia ed è caduto vicino a un’aiuola, sbattendo la testa contro il cordolo. E, benché indossasse il casco, si sono rivelate fatali le ferite riportate da Roy Caleb Soliz Omonte, magazziniere ventiduenne nativo della Bolivia ma di fatto cresciuto a Loreto. Il trasporto all’ospedale Papa Giovanni XXIII e le cure dei medici non sono bastati a salvare la sua giovane vita.
Il dramma nel tragitto verso casa
L’incidente alle 4 di domenica 20 aprile, giorno di Pasqua. Roy aveva trascorso con gli amici la serata in un locale di via Baschenis, lo «Zero Club»: alle 4 era uscito dalla discoteca, era salito in sella alla sua Vespa e si era messo in viaggio per fare ritorno a casa. Ha quindi percorso le vie Previtali e Palma il Vecchio e quindi imboccato via Broseta. Buona parte del tragitto dal locale alla palazzina dove viveva con i genitori e la sorella maggiore l’aveva già percorso quando, giunto all’altezza del distributore di carburante «Ip», proprio di fronte – dall’altra parte della strada – all’imbocco perpendicolare con via Giuseppe Rillosi, è successo qualcosa che gli ha fatto perdere il controllo della sua moto e lo ha fatto cadere rovinosamente. Che cosa, di preciso, stanno cercando di ricostruirlo gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Treviglio che, di turno la notte tra la vigilia e Pasqua sul territorio bergamasco, sono intervenuti in via Broseta per i rilievi.
Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto
La strada che porta a Loreto è rettilinea, anche se, prima del punto dello schianto, devia leggermente verso sinistra: proprio la direzione in cui si è diretta la Vespa di Roy. Il ventiduenne ha di fatto invaso la corsia opposta di marcia ed è caduto vicino a una pianta sul lato sinistro della carreggiata. Dai rilievi sulla strada e sulla Vespa non risulterebbero coinvolti altri veicoli, anche se la polizia visionerà, per scrupolo, le telecamere dell’area di servizio: anche se puntate verso l’interno del distributore, potrebbero avere in parte ripreso l’incidente.
Quel che è certo è che Roy Caleb Soliz Omont e è caduto a terra in maniera piuttosto violenta: per soccorrerlo dopo l’allarme di alcuni residenti svegliati dal botto, il 118 ha inviato in via Broseta l’automedica e l’ambulanza. Il ventiduenne, stabilizzato sul posto, è stato trasferito in codice rosso al Papa Giovanni, dove è poi purtroppo morto per le conseguenze dello schianto.
Si era diplomato al Galli lo scorso giugno e subito aveva trovato lavoro: da ottobre era magazziniere al negozio JD Sports di Oriocenter
Il papà: «L’Inter era la sua passione»
«Il mio Roy era un ragazzo dal cuore d’oro: solare, amabile, allegro, socievole. Basti pensare che, quando si è diffusa la notizia, qui nella strada sotto casa saranno arrivati in cento, tra amici del quartiere, di scuola e colleghi di lavoro». È papà Roy Carlos a ricordare con gli occhi rossi il figlio ventiduenne scomparso per le conseguenze dell’incidente nella vicina via Broseta: «Non stava mai con le mani in mano – sottolinea il genitore –: anche sul lavoro. Si era diplomato al Galli lo scorso giugno e subito aveva trovato lavoro: da ottobre era magazziniere al negozio JD Sports di Oriocenter.
«Amato da tutti»
Si faceva voler bene da tutti e andava sempre d’accordo con tutti. Era ancora in contatto con i compagni dell’asilo che aveva frequentato appena arrivato in Italia, quando aveva solo due anni. In pratica è cresciuto qui a Loreto».

Roy Caleb Soliz Omonte era nato il 4 novembre del 2002 in Bolivia. Due anni dopo la famiglia si era trasferita a Bergamo: Roy Caleb abitava con i genitori, papà Roy Carlos e mamma Claudia, e con la sorella maggiore Shyla, che ha 25 anni. Dopo la scuola materna a Loreto, aveva frequentato la primaria alla Diaz in via Cadorna e poi le medie all’istituto comprensivo Santa Lucia di via Grataroli. Dopodiché si era iscritto all’istituto professionale Guido Galli, sempre in città, dove si era diplomato all’indirizzo alberghiero. «La sua grande passione era il calcio: non lo praticava, ma lo seguiva da sempre. Era un grande tifoso dell’Inter e per lui andare a San Siro a vedere la sua squadra del cuore era sempre una festa», prosegue il papà, che mostra orgoglioso una foto di loro due scattata durante un viaggio a Barcellona di qualche anno fa.
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