Tajani: «Bergamo è una città martire del Covid e un esempio per la Sanità»

LA VISITA. Il ministro degli Esteri in Bergamasca, al mattino al Kilometro Rosso e nel pomeriggio all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

03:30

Bergamo

«Bergamo è una città martire del Covid e un esempio per la Sanità». Con queste parole, a metà pomeriggio del 29 maggio, Antonio Tajani, vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri, si è presentato in visita all’Asst Papa Giovanni XXIII.

Dopo una mattinata al Kilometro Rosso, dove ha accompagnato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola in un incontro con gli imprenditori, e dopo un pranzo al roof del San Marco in centro città, Tajani è arrivato all’ospedale assieme a Letizia Moratti, al coordinatore regionale di Forza Italia Alessandro Sorte e il deputato di Alzano Stefano Benigni, vicesegretario del partito, ed è stato accolto dai vertici della struttura sanitaria, oltre che da forzisti quali Alessandra Gallone, consigliera della Ministra Anna Maria Bernini, e i consiglieri regionali Jonathan Lobati e Giulio Gallera.

Si è presentato, il ministro, anche come leader di Forza Italia, nell’ambito di una nuova strategia dell’attenzione del suo partito per la Sanità: «Visiteremo il maggior numero possibile di strutture sanitarie, faremo una grande campagna contro problemi come le liste d’attesa e a favore della sicurezza dei dipendenti della Sanità». C’è in ballo anche una iniziativa legislativa «contro l’obesità», ha detto, «e per corretti stili di vita. Perché, a parte ovviamente l’esistenza di patologie, i giovani non possono pensare di passare i pomeriggi alla playstation e mangiando merendine». Si tratta del progetto della Rete Italiana Obesità.

Tajaini visita il bimbo palestinese ricoverato al Papa Giovanni

Tuttavia, il vicepresidente del Consiglio non ha trascurato la sua veste istituzionale di guida della Farnesina. Era al Papa Giovanni, il giorno dopo le roventi polemiche seguite al suo intervento alla Camera sulla tragedia di Gaza, anche per visitare un bambino della Striscia in cura all’ospedale e seguito dal suo papà e da una mediatrice: «Non è certo il primo, ce ne sarà presto un altro, spero», ha commentato Tajani rivendicando implicitamente la bontà degli sforzi italiani per alleviare le sofferenza della popolazione civile palestinese. Dopo aver fatto visita al bambino, Tajani ha fatto vedere un Tricolore disegnato dal piccolo paziente con scritto «Grazie Italia». Quanto al Memorandum sulla cooperazione militare Italo-israeliana, che taluni chiedono al governo di non rinnovare il prossimo 8 giugno, Tajani taglia corto: «Non c’è alcun bisogno di discutere se rinnovarlo. Scadrà l’anno prossimo. Sono informazioni false».

Accompagnato dal dg Francesco Locati, dal direttore sanitario Mauro Moreno, dalla direttrice socio sanitaria Simonetta Cesa e dal direttore amministrativo, Tajani ha visitato diversi reparti dell’Ospedale, soprattutto l’area pediatrica e dei trapianti infantili (il Papa Giovanni è l’unico ospedale in Italia a fare trapianti di tutti gli organi a tutte le età) con i direttori di dipartimento Stefano Fagiuoli, Roberto Trevisan, Ferdinando Luca Lorini, Lorenzo D’Antoga, Giovanna Mangili.

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