Istituti educativi, Bonomelli alla guida. Rossi resta, la Lega entra con due nomi

LE NOMINE. Il Pd «perde» due posti ma tiene la presidenza. Forza Italia c’è con Adriana Bellini, per il Carroccio Riganti e Rigamonti. «Ora rivedere lo statuto».

Alla fine lo schema è il 2-2-1. Due posti al Pd (presidente incluso), due alla Lega, uno a Forza Italia. Alla presidenza del Cda della Fondazione Istituti Educativi (Fieb) ci sarà Mauro Bonomelli, 38 anni, consigliere uscente della Fondazione (e dunque figura di continuità), per dieci anni sindaco e ora assessore a Costa Volpino, oltre che consigliere provinciale con delega alla Viabilità. Resta anche l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi (che nella Fondazione si era auto-nominato cinque anni fa), mentre escono, dal lato dem, l’ex sindaco di Arzago Gabriele Riva e l’attuale presidente Luigi Sorzi. Il Pd scende dunque da quattro a due rappresentanti (riconducibili a due diverse «anime» del partito), ma mantiene la presidenza della Fondazione. E pare in pole position pure per esprimere il segretario generale, che però, come altri ruoli operativi tra cui il revisore dei conti, saranno indicati dal nuovo Consiglio di amministrazione una volta insediato.

La Lega, che fino a ieri era fuori dal Cda, ottiene due posti: andranno a Jacopo Lorenzo Riganti, geometra trevigliese, classe ’91, già consigliere comunale nella sua città, e a Romina Rigamonti, assessora nella Giunta del segretario leghista Fabrizio Sala a Telgate. il Carroccio dunque non la spunta sulla presidenza. Dalle voci sarebbe però in «rampa di lancio» per ricoprire altri snodi legati alla Fondazione, che si definiranno nelle prossime settimane. Forza Italia conserva un posto, col passaggio di testimone tra Carla Bianchi e Adriana Bellini, sindaca di Credaro e vicecoordinatrice provinciale degli azzurri.

Le scelte di Gandolfi

«Ho fortemente voluto una riflessione con tutti i partiti - dice Gandolfi –. Il mandato del prossimo Cda è anche di aggiornare, nel giro di qualche mese, lo statuto della Fondazione, che va adeguato ai tempi che viviamo, pur mantenendo lo spirito delle origini». È anche in vista di questo passaggio che Gandolfi spiega di aver lavorato a nomine «che rappresentassero in modo adeguato le varie zone territoriali e le sensibilità politiche». La quadra è in perfetto stile Cencelli e cerca di far fronte a richieste tra loro inconciliabili, a cominciare dall’aspettativa di tutti i gruppi di avere la presidenza. «Se hai posti limitati, non puoi accontentare tutte le dinamiche – commenta Gandolfi – Credo che questa sia la migliore mediazione, con nomi che hanno caratteristiche diverse, chi rappresenta la continuità, chi ha una formazione più tecnica, chi più un approccio attento all’aspetto culturale. C’è una rappresentanza femminile adeguata. Soprattutto, spero che sia la decisione più lungimirante per la Fondazione. Poi purtroppo è naturale che quando si dicono dei “no” si generi qualche mal di pancia». Treviglio è rappresentata dal leghista Riganti: non entrano invece i nomi proposti dal circolo dem, Francesco Lingiardi e Matilde Tura. E il cambio al vertice segna l’uscita di Luigi Sorzi. «Il matching è stato complicato – ammette Gandolfi –. Ma ringrazio lui e tutto il Cda uscente, come ho già fatto pubblicamente, per il lavoro che hanno svolto in questi anni». Gandolfi auspica anche che, nelle modifiche statutarie, si valuti «di introdurre alcuni criteri su come fare le nomine in futuro».

Le reazioni politiche

«L’equilibrio trovato dal presidente Gandolfi è stato sicuramente complicato e non accoglie purtroppo tutte le nostre indicazioni, ma il fatto che il gruppo consiliare “Democratici e Civici” sia rappresentato da due membri di cui uno presidente è una notizia positiva – commenta dal Pd il segretario Davide Casati –. Auguro al neo presidente Bonomelli un buon lavoro». Presidenza «mancata», si diceva, per la Lega. «Sapevamo che era difficile, l’hanno chiesta tutti - rileva il segretario Sala –. All’interno del Cda il centrodestra è in maggioranza, come lo è in Provincia, e i profili che abbiamo indicato sono seri e professionali». Soddisfatto il commissario provinciale di Forza Italia Umberto Valois: «Si è riconosciuto il nostro ruolo determinante in Provincia. Sono contento per la scelta di Adriana Bellini. La presidenza? Siamo consapevoli che pesiamo la metà delle altre forze. Bonomelli è una persona valida, auguri di buon lavoro a tutto il Cda».

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