Omicidio e droga, blitz dei carabinieri: quattro arresti tra Bergamo e l’estero

IL BLITZ. Quattro cittadini nordafricani sono gravemente indiziati – a vario titolo – di omicidio preterintenzionale, evasione, procurata inosservanza di pena e traffico di sostanze stupefacenti.

Bergamo

Il provvedimento arriva dopo un’articolata indagine condotta dal Nucleo Investigativo, che ha consentito di ricostruire un quadro complesso di reati interconnessi, commessi nel territorio bergamasco e in parte all’estero, con il coinvolgimento di più soggetti legati da rapporti di parentela e da una fitta rete di conoscenze comuni.

La lite in stazione e la fuga

La vicenda trae origine da una violenta aggressione avvenuta a Bergamo nei pressi della stazione delle autolinee la notte del 21 luglio 2022: durante un litigio una donna italiana era stata colpita da un giovane tunisino, di 24 anni, con un violento pugno, a seguito del quale la donna era finita in coma senza più riprendersi.

L’autore del delitto, oggi 24enne, nel 2024 stava scontando una pena residua di 4 anni di reclusione - condannato per le lesioni personali gravissime provocate alla donna - ma aveva lasciato il carcere, ottenendo nel marzo del 2024 il permesso di scontare la pena residua agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso l’abitazione di un cittadino nordafricano a Medolago, in attesa dell’esito del ricorso in cassazione presentato dal suo legale. Ma proprio il 24 marzo 2024 la vittima, dopo due anni di coma, è deceduta: da qui la rivalutazione della condotta dell’indagato accusato di omicidio preterintenzionale.

Appresa la notizia della morte della donna, l’imputato, temendo una nuova carcerazione, si era immediatamente reso irreperibile facendo perdere le proprie tracce: è stato rintracciato in Francia a Villeurbanne (vicino a Lione) il 6 gennaio 2025, dove è stato catturato in esecuzione di un mandato di arresto europeo eseguito dalla polizia francese, in collaborazione con il Nucleo Investigativo Carabinieri di Bergamo.

Il sostegno alla latitanza

Le indagini hanno permesso di documentare il ruolo attivo di un fratello 29enne del fuggitivo, che aveva favorito la latitanza del familiare sottraendolo all’esecuzione delle pene detentive. Inoltre sempre il 29enne aveva favorito anche la latitanza di un altro fratello, di 33 anni, destinatario di una condanna definitiva per reati inerenti allo spaccio di stupefacenti, che aveva trovato rifugio a Barcellona dove era stato rintracciato ed arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo, grazie alla cooperazione tra il Nucleo investigativo di Bergamo e la polizia spagnola, lo scorso 1°ottobre 2024.

Le indagini

In particolare è emerso nel corso delle indagini che il 29enne aveva mandato soldi ai due fratelli - in Francia ed in Spagna - attraverso circuiti internazionali di money transfer, oltre a fornire loro indicazioni per eludere le ricerche da parte delle autorità italiane

In particolare è emerso nel corso delle indagini che il 29enne aveva mandato soldi ai due fratelli - in Francia ed in Spagna - attraverso circuiti internazionali di money transfer, oltre a fornire loro indicazioni per eludere le ricerche da parte delle autorità italiane.Il monitoraggio dei flussi di denaro, dei social network, del traffico telefonico degli indagati e la collaborazione con le forze di polizia europee grazie al raccordo operativo dell’Ufficio Sirene della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno consentito ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, di raggiungere questo complesso risultato investigativo.

Il traffico di stupefacenti

Parallelamente, l’attività investigativa ha svelato un ramificato sistema di spaccio gestito dai tre fratelli, in concorso con un loro sodale algerino, di 25 anni, operante in provincia di Bergamo. Le conversazioni intercettate, dal contenuto fortemente criptico, hanno consentito di accertare l’esistenza di un consolidato e duraturo circuito di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di tipo cocaina e hashish operato nell’hinterland bergamasco.

Gli arresti

Nella mattinata di mercoledì 8 ottobre, i carabinieri del Nucleo investigativo hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo. Al tunisino 24enne il provvedimento, che lo vede indagato per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi, è stato notificato in carcere a Torino dove è stato trasferito dal momento della sua estradizione e dove sta scontando la pena residua relativa alla condanna per lesioni aggravate. All’algerino 25enne il provvedimento, che lo vede indagato per traffico di stupefacenti in concorso, è stato notificato in carcere a Bergamo, dove è già detenuto per altri reati in materia di stupefacenti mentre al terzo, il tunisino 29enne, il provvedimento, che lo vede indagato per aver favorito la latitanza dei due fratelli minori in Spagna ed in Francia e per aver concorso nell’attività di traffico di sostanze stupefacenti, è stato eseguito presso la propria abitazione nel centro di Bergamo e l’indagato è stato trasferito nel carcere di Bergamo.

Ricercato il 29enne

È ancora nuovamente irreperibile il 33enne, che era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Cremona il 30 maggio scorso per fine pena. Trasferito a Trapani per l’espulsione dal territorio nazionale ed il rimpatrio in Tunisia, lo scorso 12 settembre, approfittando di un ricovero al pronto soccorso di Trapani dove era stato trasportato a seguito delle lesioni che si era procurato volontariamente, si è reso irreperibile: è ancora ricercato.

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