Droga in tasca, a 16 anni aggredisce un agente. Allarme baby gang: giro di vite nella Bassa

Il fenomeno. Il minorenne bloccato con l’hashish al luna park di Treviglio. Imeri: «L’area sia luogo per le famiglie». I gruppetti si spostano in treno. Controlli anche a Romano dopo i recenti disordini. Nicoli: «Tranquillo il weekend».

Quando si è sentito braccato, non ha esitato – coperto da una decina di coetanei che hanno fatto quadrato – a scagliarsi contro uno degli agenti della polizia locale che lo avevano fermato al luna park di Treviglio dopo che il cane antidroga aveva fiutato avesse qualcosa addosso. E infatti in tasca aveva quasi due grammi di hashish. L’episodio nel tardo pomeriggio di sabato, quando un sedicenne bergamasco che vive in un paese della Bassa è stato bloccato e segnalato quale assuntore di droga e denunciato a piede libero al tribunale dei minori per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’agente, poi visitato al pronto soccorso, ha rimediato cinque giorni di prognosi. Quando la situazione ha cominciato a surriscaldarsi, sul posto – il controllo è iniziato si è concluso nel vicino piazzale Turro, raggiunto tramite il sottopasso ferroviario – sono arrivate altre pattuglie della polizia locale e i carabinieri. Il gruppetto di ragazzini si è dileguato.

L’episodio trevigliese è l’ultimo di una serie di analoghe situazioni che, nella Bassa, vedono protagonisti gruppetti anche numerosi di minorenni che, spostandosi in treno, raggiungono in particolare i due principali centri – Treviglio e Romano – dove, pensando di essere immuni da ogni genere di controllo e facendo leva sul gruppo, si scatenano in schiamazzi, vandalismi, risse e aggressioni.

La lontananza da casa (i gruppi arrivano dal capoluogo lombardo, da Cremona o da Brescia) li spinge a portare con loro e consumare alcol e droga. I gruppetti sono formati soprattutto da ragazzini di origine straniera, talvolta nati in Italia da genitori immigrati, ma non manca anche una componente locale, come testimonia il recente episodio di Treviglio.

Un fenomeno ben noto alle polizie locali e alle amministrazioni comunali delle due città della pianura, che hanno messo in atto una serie di controlli mirati: la fine di gennaio è combaciata con la festa di San Biagio a Romano, mentre a Treviglio a fine febbraio si festeggerà la Madonna delle Lacrime. Due solennità che hanno portato nelle due cittadine il luna park (a Romano c’è stato dal 20 gennaio al 5 febbraio, mentre a Treviglio le giostre sono arrivate il 5 febbraio e rimarranno fino al 12 marzo), luogo di ritrovo che spesso viene individuato come meta dalle baby gang lombarde che, proprio in base ai comuni dove ci sono le giostre, organizzano i loro spostamenti nei fine settimana.A quel punto si sentono liberi di svolgere ogni genere di attività, anche illegale.

E lo fanno con arroganza e in molti casi le immagini delle loro scorribande finiscono in rete, con video di risse, pestaggi o vandalismi che diventano rapidamente virali. Sia a Treviglio sia a Romano la polizia locale è in campo per contrastare il fenomeno, con il supporto di polizia di Stato e carabinieri, attraverso servizi mirati di controllo, in centro e nei luoghi di ritrovo, come le stazioni e i sottopassi.

«Abbiamo sempre dedicato grande attenzione al presidio del luna park, in collaborazione con le forze dell’ordine e con gli stessi giostrai, che possono contare anche sulla vigilanza privata – sottolinea il sindaco di Treviglio Juri Imeri –. L’area è videosorvegliata ed è in vigore un’ordinanza contro l’uso di alcol e delle bottiglie in vetro. Il nostro interesse è che il luna park sia un luogo sicuro e per le famiglie».

Dello stesso avviso l’omologo romanese: «L’ultimo fine settimana è stato molto tranquillo – sottolinea Sebastian Nicoli –, non si sono registrati episodi di alcun genere. Nei precedenti due sabati avevo dato disposizione alla polizia locale perché ci fossero quattro agenti al luna park fino all’una di notte e chiesto il supporto ai volontari dell’Associazione carabinieri». Proprio Romano era stato teatro delle scorribande delle baby gang, in particolare negli ultimi due sabati sera di gennaio al luna park di piazza Fiume (in un caso il gruppo era formato da ben 150 persone). Il timore è che ora le baby gang si spostino verso Treviglio. Per questo il giro di vite è già cominciato.

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