
Sindaco ferito nella rissa a Caravaggio: «L’intento non era aggressivo»
IN CENTRO. La moglie dell’uomo denunciato dà la sua versione e si scusa. «Nostra figlia urtata e caduta a terra». Bolandrini: «I fatti saranno accertati».
Continua a tenere banco, a Caravaggio, la discussione sulla maxi rissa scoppiata domenica 22 giugno in centro e che ha visto coinvolti alcuni minori e un uomo di 32anni a bordo di un’auto. Questa volta a volere intervenire, per dare la sua versione dei fatti, è la moglie dell’uomo che il sindaco Claudio Bolandrini ha denunciato per aggressione dopo che, nella concitazione dell’episodio e dell’arrivo dei carabinieri e delle ambulanze, gli avrebbe preso un braccio per poi girarglielo dietro la schiena e spingerlo contro il muro. Secondo la donna, invece, il marito avrebbe preso il sindaco «solo per un polso», per poi spingerlo via, preoccupato per la salute della figlia di 14 anni.
Parla la moglie dell’uomo denunciato dal sindaco
«Mia figlia colpita da qualcosa e scaraventata a terra. L’ipotesi è che sia stata urtata dall’auto».
«Mia figlia stava andando all’oratorio insieme alla sue amiche – racconta la donna – . Trovandosi di fronte all’auto che stava sbandando, si è girata per scappare. Ed è a questo punto che è stata colpita da qualcosa ed è stata scaraventata a terra, riportando diverse escoriazioni. La nostra ipotesi è che sia stata urtata dall’auto».
La 14enne è stata portata in ospedale, medicata e subito dimessa . E la madre il giorno seguente ha presentato denuncia contro ignoti.
I genitori della 14enne in strada preoccupati. Poi le scuse
«È a questo punto che mio marito ha manifestato la sua preoccupazione al sindaco, tenendogli solo il polso, senza intenzione aggressiva».
Sia lei che il marito domenica sera sono subito scesi in strada, preoccupati per la figlia. «È a questo punto che mio marito – sostiene ancora la donna – ha manifestato la sua preoccupazione al sindaco, tenendogli solo il polso, senza intenzione aggressiva. Dopodiché, quando la situazione si è placata, si è scusato con lui. Vogliamo rendere pubbliche le nostre seconde scuse al sindaco, che capiamo stia cercando di intervenire sulla sicurezza». Per la donna, comunque, la situazione del centro, «ostaggio» di diversi gruppi di ragazzini, è preoccupante: «La rissa di domenica – conclude – è solo l’ultimo di fatti simili successi in passato».
Il sindaco: «Fatti e responsabilità saranno accertati»
Di parere diverso Bolandrini che, augurando alla ragazza «una pronta guarigione», definisce la ricostruzione dei fatti della madre «in disaccordo con le testimonianze raccolte nell’immediatezza – sottolinea –. Fatti e responsabilità saranno comunque accertati dall’autorità incaricata».
«Ritengo inammissibile che si alzino le mani su un sindaco che sta facendo in prima persona, per la sua comunità, anche più di quanto sia tenuto a fare».
Per quanto riguarda quanto accaduto con il padre dell’adolescente, Bolandrini ha rivolto un ringraziamento «ai due carabinieri che, capendo quanto stava avvenendo, si sono precipitati in mia difesa scongiurando il peggio». Il sindaco ha riportato un trauma al braccio giudicato guaribile in sette giorni. Al di là dell’entità delle lesioni, comunque, per Bolandrini «si è superato il limite. Da anni subisco una continua campagna d’odio via social, ma ritengo inammissibile che si alzino le mani su un sindaco che sta facendo in prima persona, per la sua comunità, anche più di quanto sia tenuto a fare».
Al lavoro per la sicurezza del centro
Sul tema sicurezza in centro ribadisce gli sforzi che stanno compiendo Polizia locale e carabinieri, evidenziando al contempo che, «per affrontare il problema dei maranza serve, oltre che il coinvolgimento delle forze dell’ordine, anche quello di istituzioni, agenzie educative e genitori dei ragazzi».
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