Gorlago, il ristoratore malmenato:
«Mi hanno dato in testa una fioriera»

«Sono uscito con un coltello in mano, ma solo perché ho sentito mia moglie gridare in strada. Ho preso una fioriera di otto chili sulla testa e poi mi hanno malmenato». A parlare è il ristoratore che, lunedì a Gorlago, è rimasto coinvolto nella lite che ha portato all’arresto di due giovani.

«Sono uscito con un coltello in mano, ma solo perché ho sentito mia moglie gridare in strada e mi sono preoccupato per le minacce a lei e alle nostre figlie. E comunque, quando ho visto la furia di quei due, l’ho subito gettato a terra senza ferire nessuno. Dopodiché ho preso una fioriera di otto chili sulla testa e poi mi hanno malmenato con una violenza inaudita. Adesso sono quattro sere che tengo il ristorante chiuso la sera perché non riesco a reggermi in pieni: sono pieno di lividi in testa e da tutte le parti».

A parlare è il ristoratore di 59 anni che, lunedì sera a Gorlago, è rimasto coinvolto nella lite che ha portato all’arresto di due giovani della Valle Brembana, poi scarcerati dal giudice che, mercoledì al termine della direttissima, ne ha disposto l’obbligo di firma in attesa della seconda udienza del processo, fissata per il prossimo 28 maggio.

«Quelle due persone non le avevo mai viste qui in giro – spiega il ristoratore –: da come si sono comportati, secondo me erano ubriachi o sotto l’effetto di qualche droga. Uno sembrava davvero indemoniato».

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