Vacanze «strane» a Palermo, i ragazzi di Bergamo «sfidano» la mafia
L’ESPERIENZA. Un gruppo di adolescenti di Colognola e del Villaggio tra i luoghi simbolo delle stragi mafiose per scoprire che fare memoria è già un atto di giustizia.
L’ESPERIENZA. Un gruppo di adolescenti di Colognola e del Villaggio tra i luoghi simbolo delle stragi mafiose per scoprire che fare memoria è già un atto di giustizia.
Sergio Mattarella ha scelto il giorno di Capaci e del ricordo delle vittime
di mafia per lanciare messaggi chiarissimi al Paese, ai giudici, alla politica. Il primo messaggio agli italiani è proprio sulla mafia: «O si è contro o si è complici» ha detto nell’aula bunker di Palermo dove – ha ricordato – «la Repubblica ha assestato colpi durissimi ai criminali» che poi sono costati la vita a tant…
«Il mio sogno è di tornare in Sicilia a combattere la mafia; quando avrò finito l’Accademia»: lo ha detto Antonino Emanuele Schifani, figlio 22enne di Vito, agente della scorta di Falcone, morto a Capaci, che è allievo cadetto all’Accademia di Bergamo della Guardia di finanza.
Nelle oltre settanta tappe della Carovana Internazionale Antimafie, partita da Roma l’8 aprile e in arrivo a Bergamo venerdì 23 maggio, si parla, quest’anno, dei «nuovi schiavi» e della lotta alla tratta degli esseri umani.
Una condanna pronunciata con voce quasi sommessa ma che ha rinnovato il grido di Giovanni Paolo II del ’93 nella Valle dei Templi, ad Agrigento. «Per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi di fare il male!», ha detto papa Francesco.