Confusione sull’Ucraina, Ue debole in apparenza

MONDO. Non ci sono testi ufficiali pubblicati. I media li hanno ricostruiti su fughe di notizie, testimonianze anonime e dichiarazioni dei leader, ma nessuno ha certezza su nulla.

Ecco perché regna sovrana la confusione più totale sull’Accordo di pace per l’Ucraina, mentre le diplomazie trattano febbrilmente e modificano di continuo le carte in tavola alla ricerca di una complicatissima quadratura del cerchio. A questo quadro, già di per sé precario, vanno poi aggiunti il lavoro certosino delle opposte propagande e quello di mistificatori di professione e di inesperti «tuttologi», spacciatisi per specialisti. Alcuni punti, tuttavia, possono essere messi per tentare di chiarire cosa sta accadendo. Farà contorcere lo stomaco a tanti, ma meno male che il volubile Trump sta impegnandosi a porre termine all’insensato spargimento di sangue ad Est, altrimenti si sarebbe alla disperazione più nera. Questione territoriale: perché Putin e Zelensky sono su posizioni opposte sul controllo del restante 25% della regione di Donetsk? A difesa dei due principali centri ancora in mano agli ucraini (Kramatorsk e Slavjansk ) vi sono dei rilievi che rendono la zona una fortezza naturale difficilmente espugnabile. Secondo alcuni istituti militari Usa, i russi impiegherebbero non meno di un anno a conquistarlo, pagandolo con la vita di circa 100mila uomini. Il famoso generale David Petraeus è convinto, al contrario, che Mosca non ha più la forza per uno sforzo del genere. Il crocevia viario di Pokrovsk non è ancora caduto, come grida la propaganda del Cremlino, e le opposte unità sono maggiormente impegnate ora a preparare i ripari per l’inverno che a combattersi.

Referendum sulla cessione di territori. Zelensky l’ha tirato fuori per due ragioni. La prima è guadagnare tempo, la seconda perché sa già che la sua opinione pubblica nazionale è contraria e lui non vuole bruciarsi. Presidenziali ucraine: ma durante la Seconda guerra mondiale, ad esempio in Gran Bretagna, si tennero elezioni? La Costituzione ucraina le vieta espressamente. Se si andasse al voto oggi solo un candidato , Valerii Zaluzhnyi (ex capo delle Forze armate), potrebbe battere Zelensky, il cui rating si impenna ad ogni attacco mediatico di Trump. Attivi russi in Unione europea: se si potesse, la prima domanda da rivolgere a Putin è come mai se li è dimenticati in Ue. Ora ne ha urgente bisogno, poiché l’economia federale è in seria difficoltà. Fino a che Bruxelles ha tra le mani tutte quelle riserve di Mosca, sarà un giocatore a pieno titolo della partita in Ucraina. Ma ci vorrà enorme saggezza e pazienza. Se qualcuno si è permesso di prendere a calci il diritto internazionale, fino a prova contraria vige sempre la regola «chi rompe paga». Il forcing mediatico contro l’Europa contemporaneo di Trump e di Putin va letto anche come il tentativo di farsi consegnare la «cassa» dai Ventisette. Stando ai ragionamenti primitivi, emersi dai club esclusivi del golf Usa, la Russia serve in funzione anti cinese. Non ci si rende, però, conto che la vecchia generazione sovietica al potere al Cremlino ha ben altri obiettivi e dal 2012 sta conducendo il proprio Paese contro un muro. In questa ottica va interpretato il monito del segretario della Nato Rutte: il prossimo obiettivo di Putin è un Paese dell’Ue, prepariamoci ad un conflitto come la Seconda guerra mondiale.

L’Unione è stata costruita così, in apparenza debole, per non cadere nel pericolo di diventare potenza come lo furono alcuni Stati continentali in passato

Ucraina, membro Ue. Sia Trump che Putin sono d’accordo perché convinti che l’adesione di Kiev indebolirà ancor di più i «Ventisette». Stiamo osservando, in conclusione, una sfida esistenziale lanciata all’Ue dall’estrema destra radicale mondiale. L’Unione è stata costruita così, in apparenza debole, per non cadere nel pericolo di diventare potenza come lo furono alcuni Stati continentali in passato. Applicando l’Agenda Draghi e riformandosi, l’Ue entrerà nella nuova realtà del XXI secolo. Chissà che un giorno qualcuno non si pentirà di aver svegliato il gigante buono.

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