Fatti esplodere altri due bancomat, a Seriate e Trescore. In 20 minuti razziati 120mila euro

I RAID. Tra le 3,40 e le 4 della notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile i colpi con l’uso del gas. In azione in 3 o 4 con un’auto: probabilmente la stessa banda. Da gennaio sono già gli 14 episodi.

E siamo a 14. Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile una banda di tre o quattro malviventi – probabilmente sempre gli stessi – ha fatto saltare in aria con la tecnica, ormai consolidata, del gas gli sportelli bancomat delle filiali bergamasche di due istituti di credito, la «Bpm» di Seriate e la «Popolare di Sondrio» di Trescore. Colpi distanti soltanto una ventina di minuti uno dall’altro e che avrebbero fruttato un bottino complessivo stimato in quasi 120 mila euro. Con questi ultimi due furti, sale a quota 14 il numero complessivo di bancomat assaltati in provincia di Bergamo da gennaio di quest’anno.

I colpi a Seriate e Trescore

L’altra notte la banda è entrata in azione alle 3,40 alla «Bpm» di Seriate, sotto i portici di via Dante: saturato lo sportello con il gas, i ladri hanno messo in atto la cosidetta tecnica della «marmotta» e fatto esplodere lo sportello automatico. Quando il bancomat è scoppiato, sono riusciti ad arraffare – secondo una prima stima, che dovrà essere poi confermata domattina, alla riapertura della filiale – denaro contante stimato tra gli ottanta e i novanta mila euro. Poi la banda si è allontanata con un’auto, raggiungendo – si presume – subito Trescore Balneario, dove il gruppo ha preso di mira, con le stesse modalità, la filiale di piazza Cavour della Popolare di Sondrio. Identica la modalità d’azione: saturato lo sportello, il bancomat è saltato in aria. Il bottino di questo secondo raid è stato stimato attorno ai trentamila euro, anche se pure in questo caso sarà necessaria la conferma domattina alla riapertura della filiale. Al denaro asportato si sommano anche i danni alla struttura: danni che sono stati, rispetto ad altri precedenti e analoghi casi, più contenuti, tanto che, per esempio, non è stato necessario l’intervento a Seriate e Trescore dei vigili del fuoco per le verifiche strutturali.

Le indagini

Dei due colpi si stanno invece occupando i carabinieri della compagnia di Bergamo, al cui vaglio ci sono le telecamere delle due filiali prese di mira e altre delle due zone. In azione verosimilmente dei professionisti, che hanno messo in atto la tecnica detta della «marmotta», dal nome di un oggetto in metallo che ha, a una delle estremità, una sorta di contenitore a forma di cono, capace di contenere anche mezzo chilo di polvere da sparo: dall’altra parte si trova invece la miccia. Il suo impiego provocherebbe, prima dell’esplosione, un breve sibilo a sua volta simile al verso di una marmotta.

L’escalation di colpi

I carabinieri stanno anche cercando di capire se la banda entrata in azione l’altra notte a Seriate e Trescore possa essere la stessa dei precedenti colpi, messi a segno, da gennaio, in filiali di banche di Suisio, Torre Boldone, Bagnatica, Urgnano, Calusco d’Adda, Bonate Sopra, Bottanuco, Brembate Sopra, Martinengo (per ben due volte), Nembro e Cavernago. L’escalation di colpi era stato al centro di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dello scorso 12 febbraio in Prefettura: in quell’occasione venne firmato un protocollo d’intesa tra la stessa Prefettura e l’Associazione bancaria italiana (Abi) proprio per prevenire e contrastare anche questo genere di raid.

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