Sciarpe neroazzurre al cielo, silenzio e dolore: l’ultimo saluto a Riccardo Claris, ucciso a Bergamo - Foto e video

IL FUNERALE. Tantissimi giovani e supporter atalantini per l’ultimo saluto al consulente 26enne ucciso nella notte tra il 3 e 4 maggio. Il parroco: «Comunità scossa nel profondo». Tra la folla anche Luca Percassi e la sindaca Elena Carnevali.

Il feretro di Riccardo Claris, 26 anni, ucciso nella notte tra sabato e domenica 4 maggio da una coltellata in via dei Ghirardelli a Bergamo, ha attraversato il Borgo d’Oro facendosi largo tra gli amici e compagni di tifoseria nerazzurra nella mattinata di venerdì 9 maggio. Alle 10 ha raggiunto la chiesa parrocchiale di Santa Caterina dove si sono celebrati i funerali in città.

Le sciarpe alzate al cielo

Le sciarpe nerazzurre alzate al cielo, il silenzio rotto solo dal suono delle campane e tra la folla di giovani anche Luca Percassi, amministratore delegato di Atalanta bergamasca calcio, accompagnato dal dirigente Andrea Fabris, il Bocia Claudio Galimberti, la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali e l’assessora Marzia Marchesi, il Rettore dell’Università di Bergamo, Sergio Cavalieri.

Una comunità sconvolta

Gli amici di Riccardo hanno caricato sulle spalle il feretro (con la maglia atalantina) e sono entrati in parrocchiale seguiti dalla famiglia del giovane consulente: in molti nei giorni scorsi sono passati dalla camera ardente per una preghiera e un saluto a Ricky. «Siamo di fronte a una, anzi dovremmo dire due famiglie, profondamente ferite sia pure per motivi opposti» ha esordito il parroco di Borgo Santa Caterina, monsignor Pasquale Pezzoli, rivolgendosi con il pensiero anche alla famiglia dell’assassino Jacopo De Simone. Monsignor Pezzoli ha voluto ricordare che la morte violenta di Claris ha sconvolto l’intera comunità. «Abbiamo una città profondamente toccata e lo dimostra la presenza del sindaco, Elena Carnevali, dei membri del Consiglio comunale e del Rettore dell’Università di Bergamo. Una città incredula di fronte a manifestazioni di malessere giovanile e non solo».

«Ma è una comunità che vuole reagire - ha però aggiunto il parroco -. La vita di Ricky è stata spezzata mentre stava realizzando i suoi sogni. Grazie a voi ragazzi e giovani che siete qui. Vi aspettavamo perché la nostra comunità è povera senza di voi»

«Ma è una comunità che vuole reagire - ha però aggiunto il parroco -. La vita di Ricky è stata spezzata mentre stava realizzando i suoi sogni. Grazie a voi ragazzi e giovani che siete qui. Vi aspettavamo perché la nostra comunità è povera senza di voi». «Per la famiglia di Jacopo (De Simone ndr) chiediamo a Dio la forza perché possa andare avanti» ha detto ancora monsignor Pezzoli.

Il ricordo dell’ex allenatore della Gavarnese

Toccanti le parole dell’ex allenatore di Riccardo Claris alla Gavarnese, Andrea Foresti, che dall’altare ha intrecciato i quattro colori, quelli di Atalanta (nero e blu) e della Gavarnese (verde e arancio): «Nero come l’eleganza, blu come profondità di mare e cielo. Arancio come energia, la voglia di spaccare il mondo come avevi tu. Il verde della speranza» ha ricordato. «Ti immagino a veder l’Atalanta ma ora da un’altra prospettiva. E ti immagino sereno, non a cercare vendette, ma a trovare risposte» ha concluso. Al termine è scattato un applauso scrosciante.

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