I sindacati bergamaschi contro Maroni
Non si placa la polemica dopo le affermazioni del presidente Maroni sull'arrivo di immigrati in Lombardia. A Bergamo oggi hanno preso posizione i sindacati.
Non si placa la polemica dopo le affermazioni del presidente Maroni sull'arrivo di immigrati in Lombardia. A Bergamo oggi hanno preso posizione i sindacati.
Via libera dalla Regione Lombardia a un presidio sanitario nella stazione Centrale di Milano per assistere gli immigrati presenti. Lo ha reso noto l’assessore alla Salute Mario Mantovani attraverso una nota. Ma le Ferrovie replicano: la stazione non è idonea per affrontare un allarme sanitario.
Per gestire un fenomeno globale come l’immigrazione non sono più sufficienti le politiche nazionali. Figurarsi quelle locali. Di fronte alla portata dei drammi che si stanno consumando sull’altra sponda del Mediterraneo, è davvero triste la polemica che si è innescata con le minacce del governatore lombardo Maroni di tagliare fondi a quei Comuni che dovessero accogliere nuovi migranti sbarcati su…
«Il 17 gennaio del 1998 occupai la Prefettura di Bergamo e questo sabato ci tornerò insieme al presidente Maroni per protestare, come mi auguro faranno tantissimi cittadini telefonando alle sedi territoriali del governo, contro il razzismo di chi se ne frega degli italiani e favorisce solo gli ultimi arrivati».
La provocazione del leader Matteo Salvini e del senatore bergamasco Giacomo Stucchi: su Facebook i numeri telefonici delle prefetture italiane. «Chiamatele per avere risposte sui clandestini».
Cgil, Cisl e Uil Bergamo attaccano frontalmente il presidente della Regione per le sue dichiarazioni sugli immigrati.
Il governatore lombardo continua il suo braccio di ferro con il Governo sulla questione dei profughi.
«Rispediamo al mittente questo ricatto che non ha nessuna legittimità». Così il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24 sull’ipotesi che la regione tagli i finanziamenti ai comuni che accolgono i profughi.
La Lega, all’indomani del successo alle regionali e nel momento più difficile per il governo Renzi, alza il tiro contro l’immigrazione clandestina. Non lo fa con la ruspa di Salvini, ma con un’iniziativa istituzionale di Maroni, che fino a oggi si voleva distinto se non distante dal segretario.
Dopo il discusso annuncio del governatore lombardo sul taglio dei fondi ai Comuni che accoglieranno i migranti, divampa la polemica. Salvini: «Pronti a bloccare le prefetture». Maroni: «Bloccare gli sbarchi». Il premier Renzi: «Guai creati da chi oggi urla, i nomi sono gli stessi». I 5 stelle lombardi: ballottaggi sulla pelle dei cittadini e dei profughi. Il Pd: Maroni, demagogia sconcertante. S…
«Irresponsabile pagliacciata»: è il giudizio di Antonio Misiani, deputato Pd, nei confronti della diffida che il presidente Maroni ha rivolto a sindaci e prefetti per bloccare l’accoglienza di ulteriori profughi.
«La minaccia di Maroni è illegittima e inaccettabile»: il sindaco di Bergamo Giorgio Gori risponde così alle dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha minacciato tagli ai trasferimenti verso i Comuni che accoglieranno altri migranti.
Riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti: lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Maroni e l’assessore Bordonali replicano alle richieste del Viminale: «Abbiamo già un carico eccessivo di immigrati».
«Egoisti si nasce e altruisti si diventa». Non c’è luogo comune più sbagliato. E gli aggettivi andrebbero scambiati. Geni e neuroni non c’entrano, altruisti lo si è per natura, egoisti per cultura e quel turbinio di circostanze che portano a un individualismo estremo.
Martinengo, lettera aperta del sindaco Paolo Nozza al prefetto Francesca Ferrandino sul caso dei profughi.
Il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino ha inviato una lettera di convocazione a 64 sindaci della Bergamasca, invitandoli a partecipare a una riunione, nel pomeriggio di martedì 19 maggio in Prefettura, sul tema dell’accoglienza ai profughi. Polemiche dalla Lega Nord.
L’ennesimo sgombero di disperati. Ieri all’alba, sotto il viadotto di Boccaleone, esattamente come il 26 marzo. Quattro giorni dopo toccava all’ex Molini Moretti a Campagnola, altro rifugio «prediletto» da senza fissa dimora e sbandati.
La Commissione Ue ha approvato il piano che prevede la redistribuzione di migranti tra gli Stati membri in base a quote prestabilite: all’Italia spetterà l’11,84% dei richiedenti asilo già presenti in Europa o che entreranno direttamente in territorio europeo per poi essere redistruibiti nei vari Paesi dell’Unione. A questi si aggiunge il 9,94% di 20 mila profughi (meno di 2000) che attualmente r…
Il tema è decisivo, il dialogo è stimolante. Una lettera fra le tante. «I negrieri del terzo millennio abbandonano la nave al suo destino perché l’incasso è già stato garantito (il pagamento è anticipato), mentre nel secolo XIX° la monetizzazione avveniva una volta giunti nelle Americhe.