Yara, lunedì l'autopsia In campo un pool di esperti
Sarà un gruppo di esperti ad eseguire l'autopsia, in programma lunedì 28 febbraio, sul cadavere di Yara Gambirasio, ritrovato a Chignolo nel pomeriggio di sabato 26 febbraio.
Sarà un gruppo di esperti ad eseguire l'autopsia, in programma lunedì 28 febbraio, sul cadavere di Yara Gambirasio, ritrovato a Chignolo nel pomeriggio di sabato 26 febbraio.
Luca Aresu, un giovane di Madone che ha partecipato tra novembre e dicembre alle ricerche di Yara Gambirasio con alcuni amici alpini e che spesso ha attraversato la zona dove è stato trovato il cadavere della ragazza facendo jogging, esclude che il corpo sia rimasto lì per tre mesi.
«Un abbraccio grande alla famiglia». «Anche se sei andata via per sempre sappi che qui con noi c'è sempre il tuo sorriso, che non scorderemo mai». Su Facebook, nella pagina creata dal «Gruppo per trovare Yara Gambirasio» si legge il dolore dell'Italia intera per questa tragedia. E on line è partita una fiaccolata virtuale.
Festa di carnevale sospesa domenica e confermato il corteo e la Messa di lunedì. Alle 20,15 del 28 febbraio è previsto un corteo a Brembate Sopra, il paese di Yara Gambirasio.
Su Chignolo d'Isola è calata ormai la notte, ma la polizia scientifica sta alacramente lavorando alla luce delle cellule fotoelettriche per tentare di scovare ogni piccolo indizio sul terreno del campo incolto che potrebbe rivelarsi utile ai fini delle indagini.
In via Rampinelli, dove c'è la casa della famiglia Gambirasio, è stato bloccato il traffico in un'area di circa 200 metri per impedire a chiunque di avvicinare l'abitazione. Dalla famiglia si è presentato don Corinno che non è però entrato in casa: «Così - ha detto - finisce un incubo».
«Ho visto Yara nascere, così come il suo fratellino e la sua sorellina»: è il racconto, con la voce rotta dalla commozione, dopo la notizia del tragico ritrovamento, di un amico della famiglia Gambirasio, giunto sul posto appena in paese si è diffusa la notizia del tragico ritrovamento.
Arrivano da tutta Italia e anche dall'estero. Commoventi, piene di affetto per la piccola Yara e di parole di conforto per la sua famiglia. Sono le email dei nostri lettori. Urlano il dolore di chi ha pregato e sperato, e ora chiedono giustizia.
Gli inquirenti avrebbero ascoltato sul posto una persona che avrebbe visto un'automobile arrivare nella zona industriale e ripartire in tutta fretta nel pomeriggio di sabato 26 febbraio. L'ha raccontato un trentenne che ha riferito quanto gli avrebbe detto uno dei giovani che hanno ritrovato il cadavere.
Quello che si chiedono tutti nelle ore successive al ritrovamento del corpo è come sia possibile che in questi tre mesi nessuno abbia individuato il cadavere di Yara Gambirasio in una zona così frequentata. È possibile che il corpo sia stato immerso nell'acqua.
Il corpo non poteva essere lì da tre mesi: lo ha raccontato all'agenzia Ansa un residente della zona. Si chiama Lorenzo e fino a un mese fa abitava proprio vicino al luogo del ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio, a Madone.
Il questore Vincenzo Ricciardi e il capo di gabinetto Angelo Re hanno lasciato poco dopo le 19 Chignolo per dirigersi a Brembate Sopra, a casa della famiglia Gambirasio, al fine di informare i genitori del ritrovamento del cadavere della ragazza. Ricciardi è poi ritornato a Chignolo, intorno alle 19.30, per seguire le indagini.
Sono stati tre lunghi mesi quelli che sono trascorsi dal 26 novembre quando Yara Gambirasio, 13 anni, di Brembate Sopra, è scomparsa da casa dopo essere dopo essere uscita dal centro sportivo del paese in cui abitava, dove era andata per portare uno stereo che doveva servire per una gara.
La piccola Yara è stata trovata a Chignolo in via Bedeschi, nell'area industriale, in un campo incolto: supina, gambe e braccia leggermente allargate: come se qualcuno l'avesse gettata e se ne fosse liberato, per poi scappare in fretta, macchiato del crimine più orrendo. Sul corpo, stando ai primi esami, sarebbero state trovate delle lesioni: ferite compatibili con un'arma da ta…
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