Cronaca / Bergamo Città
Martedì 18 Novembre 2025
Spray sul bus: telecamere al vaglio. Casi in crescita, in primis a scuola
IL FENOMENO. Domenica l’ultimo episodio sul pullman di linea: Atb formalizzerà la denuncia. Tanti episodi tra gli studenti.
Mentre Atb formalizzerà in queste ore la denuncia per quanto accaduto, non è ancora stata rintracciata dalla polizia la persona che domenica pomeriggio ha utilizzato uno spray al peperoncino mentre si trovava su un autobus di linea, l’8M diretto verso Mozzo.
Al vaglio ci sono le telecamere installate sul pullman di Atb e che dovrebbero aver ripreso l’accaduto: in tutto le persone intossicate in maniera lieve sono state trenta, vale a dire i passeggeri dell’autobus. L’episodio, avvenuto attorno alle 15,15 in via Broseta, nei pressi della Coop, è stato l’ultimo di una serie: una vera e propria escalation nell’utilizzo, senza una motivazione, dello spray al peperoncino, la cui detenzione è consentita dalla legge per motivi di difesa personale in caso di una eventuale aggressione. Ogni altro uso, invece, rappresenta un illecito.
Irritazione agli occhi e alla gola
Mentre il caso di domenica pomeriggio ha riguardato un’autobus, che è stato subito fermato dall’autista e tutti i passeggeri sono scesi (hanno accusato irritazione agli occhi e alla gola, ma per nessuno si è ritenuto necessario il trasporto in ospedale), in precedenza si erano verificati analoghi episodi in scuole superiori di città e provincia. Fatti che le cronache hanno riportato: in nessun caso, comunque, ci sono state conseguenze serie per le persone coinvolte.
I casi nelle scuole di Treviglio e Presezzo
Andando a ritroso con la cronaca, l’ultimo episodio nelle scuole ha interessato l’istituto Guido Galli cittadino, non più tardi di giovedì scorso, quando due studentesse di 14 anni hanno accusato i sintomi classici, quali bruciore a occhi e gola, venendo portate in codice verde al Bolognini di Seriate per una visita. Nella loro classe sono state poi trovate due bombolette spray. Soltanto alcuni giorni prima, venerdì 8 novembre, una classe del Consorzio Enfapi di Treviglio era stata evacuata per lo stesso motivo: una ventina i ragazzi che hanno lamentato fastidi. I presunti responsabili sono stati poi individuati in due alunni della classe. Nei giorni precedenti era invece stato interessato da ben due episodi analoghi, uno il giorno dopo l’altro, l’istituto superiore Betty Ambiveri di Presezzo . In entrambi i casi all’istituto erano intervenuti i mezzi del 118 e il personale sanitario aveva visitato sul posto i ragazzi di due classi. E in entrambi i casi era emerso che a provocare il malessere diffuso era stato appunto lo spray al peperoncino spruzzato nell’aria. In particolare, il secondo giorno quattro studenti erano stati trasportati in ospedale in codice verde per un controllo mentre altri studenti sono stati riaccompagnati a casa dai genitori. Analogo fatto il giorno prima.
A fine ottobre un precedente episodio si era registrato ancora a Treviglio: alla sede di via Caravaggio dell’istituto Zenale e Butinone una classe era stata fatta uscire in cortile. Soltanto un mese prima identico fatto ancora in città, al Paleocapa , dove dieci studenti erano stati fatti uscire dalla classe e visitati dal personale del 118. Sempre identici anche in quel caso i sintomi. In tutti i casi erano intervenute le forze dell’ordine – carabinieri o polizia – per ricostruire la dinamica dei fatti.
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