Bergamo, 211 casi ogni 100 mila abitanti La curva comincia a frenare - Tutti i dati
Tra l’8 e il 14 marzo incidenza su del 7,7% contro il 20,2% dei 7 giorni precedenti. Stazionari i ricoveri ma non tutte le strutture hanno aggiornato i dati.
Tra l’8 e il 14 marzo incidenza su del 7,7% contro il 20,2% dei 7 giorni precedenti. Stazionari i ricoveri ma non tutte le strutture hanno aggiornato i dati.
In Bergamasca altri 467 nuovi positivi, superati i numeri della seconda ondata. L’età media è scesa a 40 anni. Balzo dell’incidenza: 216 casi ogni 100 mila abitanti.
Negli ospedali della Bergamasca giovedì 11 marzo i pazienti nelle rianimazioni sono saliti a 51, il 27,5% in più rispetto al giovedì precedente (erano 40).
Dalle 11 vittime tra il 17 e il 23 febbraio si è passati alle 20 dei 7 giorni appena trascorsi.
L’aspettativa è scesa a 82,4 per le donne e a 76,6 per gli uomini. È il secondo «orizzonte» peggiore in Lombardia, sotto la media nazionale.
Carlo Signorelli (Università Vita-Salute San Raffaele) tratteggia lo scenario della terza ondata in Lombardia.
A Chiuduno l’Asst Bergamo Est ha dato il via lunedì 8 marzo ai primi vaccini dedicati al mondo dell’istruzione: qui se ne prevedono 180 nella prima giornata.
Domenica 7 marzo sono stati ricoverati 31 pazienti tra Papa Giovanni, Bergamo Est e Humanitas Gavazzeni. Stasi: «Numeri in continua ascesa. Verso la Fase 4».
Giupponi (Ats Bergamo): da lunedì 8 marzo si parte con 25 mila insegnanti. Primi due poli la clinica Quarenghi (San Pellegrino) e la Ferb (Trescore).
La crescita è diventata un’impennata. L’ultima recrudescenza del virus in Bergamasca ha già scavalcato il picco che s’era toccato nell’ondata autunnale, e lo conferma un ulteriore indicatore.
Le due settimane più critiche. È questo l’orizzonte, nelle proiezioni dei numeri. Quelle tracciate da Alberto Gerli, ingegnere ed esperto di modelli matematici, le cui elaborazioni sull’evoluzione del Covid sono diventate punto di riferimento anche per molti medici milanesi, indicano a metà marzo il picco della nuova ondata in Bergamasca.
Fra Bergamo, Sondrio e Brescia è questo il dato relativo alle richieste per problemi respiratori o infettivi registrato da Soreu.
Via libera al coinvolgimento dei medici di medicina generale nelle somministrazioni del vaccino, sulla scorta delle intese a livello regionale e nazionale. I «rinforzi» in campo entro una settimana. Buona adesione anche nelle Asst.
In Bergamasca ieri altri 126 nuovi positivi: sopra i 100 da 7 giorni. L’indice ogni 100 mila abitanti era a 62 casi tra il 3 e il 9 febbraio, ora è a 116.
La dg Stasi: «Oltre quella data difficile programmare». Da martedì si parte anche in Valle Imagna. Si lavora per operare 6 giorni.
Enrico Bombana chiarisce: «Non ci sono stati rifiuti plateali qui da noi. È efficace e per le forme gravi funziona come Pfizer e Moderna».
I dati di Ats: dal 7 al 17 febbraio l’aumento è stato del 65%. La suddivisione: gli «attualmente positivi» sono 2.156, i contatti 4.240.
I 262 pazienti Covid di martedì 16 febbraio sono il dato più alto da mesi. Numeri analoghi all’inizio della seconda ondata.
La fase 1-bis per liberi professionisti e altre categorie a rischio doveva partire mercoledì 10 febbraio, ma l’Ats ha trasmesso i dati agli ospedali solo martedì sera. Mercoledì 10 febbraio non inizierà l’inoculazione delle prime dosi, ma la calendarizzazione delle sedute.
Contagi, nella Bergamasca l’effetto Natale non c’è stato. Resta però drammatico il bilancio dei decessi delle ultime sei settimane.
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