Vaccini in Lombardia, via alle prenotazioni per la fascia tra i 16 e 29 anni
Le adesioni partiranno mercoledì 2 giugno o già oggi in tarda serata. Sono 174.444 i bergamaschi interessati.
Le adesioni partiranno mercoledì 2 giugno o già oggi in tarda serata. Sono 174.444 i bergamaschi interessati.
Paolo Spada (Humanitas): «Con la situazione in miglioramento potrebbe calare l’interesse: utile introdurre un meccanismo premiale».
Le riaperture non hanno rallentato la discesa. Buzzetti: «Calo lineare grazie ai vaccini, alla primavera e alle attività all’aria aperta».
Le dichiarazioni fiscali per l’anno 2019 «scompattate» in base al codice di avviamento postale grazie a In Twig. La zona est del centro è la più ricca: 39.447 euro pro capite. In coda Boccaleone, Borgo Palazzo e Celadina: 21.838.
Dichiarati in media dai contribuenti 22.026 euro. Il capoluogo terzo in Italia, meglio solo Milano e Monza.
«Aspettiamo di arrivare al 40-50% della popolazione vaccinata. Stiamo andando bene, serve però ancora prudenza».
Un mese dopo la «ripartenza» numeri in costante miglioramento. Da mercoledì Lombardia a quota 48, Bergamo è scesa a 40. Fontana: «Avanti così».
In provincia è questo il numero dei nati prima del ’61 a cui non è stata somministrata alcuna dose. L’appello a medici e farmacisti.
La contabilità più tragica, quella delle vittime, ha segnato ancora un bilancio di zero decessi in provincia di Bergamo.
Il traffico è tornato quasi alla normalità. E domenica +663% di viaggi rispetto al lockdown della primavera scorsa.
Nel 2020 balzo delle telefonate al 1522: «La convivenza durante il lockdown è stata un detonatore». Incrementi fra marzo e maggio e negli ultimi mesi dell’anno. Il questore: «Noi ci siamo, l’attenzione è altissima».
Secondo i dati della Regione sono invece 386.778 i cittadini che hanno ricevuto la prima dose. Diciotto Comuni al giro di boa per popolazione inoculata. Le valli e il Sebino le zone messe più in sicurezza.
Lo stop agli spostamenti notturni decadrebbe in anticipo. Così come quello per le piscine coperte.
Secondo i dati Ats tra gennaio-aprile i pazienti in ospedale per Covid giù dell’87% rispetto al 2020 Anche i decessi sono diminuiti dell’82%. Zucchi: «Pur non essendo il solo fattore, immunizzazione significativa».
La cabina di regia conferma: Lombardia zona gialla. Signorelli (Cts regionale): «Nessun effetto riaperture». Venerdì nessun decesso in provincia.
È questo l’obiettivo che si pone il Papa Giovanni XXIII dove si è attualmente al 74%. Progressiva ripresa anche alle Asst Bergamo Est e Ovest.
Burocrazia più snella, approvata la norma che elimina diversi intoppi per cittadini e comuni. Più veloci le assegnazioni delle abitazioni pubbliche. Scuole: ai paesi sotto i 5.000 abitanti che hanno un plesso arriverà il contributo.
È un esercizio teorico, ma con un impatto anche concreto. Quanto manca all’agognata immunità di gregge in Bergamasca? E quando ci si arriverà, a questo traguardo? Si risponde più facilmente alla prima domanda: siamo quasi a metà strada.
Il professor Franco Locatelli: «Se i numeri saranno confortanti avvieremo una riflessione. Ma la decisione spetta al governo». L’appello ai tifosi: «Comportiamoci responsabilmente». Variante indiana, «nessun allarmismo».
I controlli sono in corso, ed è il primo step di un percorso approfondito. Con decreto del 1° aprile è stato introdotto l’obbligo vaccinale per le «professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario», ampia galassia che va dai medici ai farmacisti passando per odontoiatri e psicologi.
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