Covid in Bergamasca, curva stabile da un mese Ma dal 28 dicembre ci sono state 53 vittime
Contagi, nella Bergamasca l’effetto Natale non c’è stato. Resta però drammatico il bilancio dei decessi delle ultime sei settimane.
Contagi, nella Bergamasca l’effetto Natale non c’è stato. Resta però drammatico il bilancio dei decessi delle ultime sei settimane.
Allo scoccare del primo mese pieno di campagna vaccinale le «punture» sono state in totale 35.954. Nelle tre Asst «richiami» e prime somministrazioni in parallelo . Tutti vaccinati entro giugno? In Lombardia significa 64 mila dosi al giorno.
Mentre saliva la marea dei contagi e gli ospedali diventavano i porti ingolfati dove si lottava per la vita, il resto dell’attività inevitabilmente ha fluttuato nella sospensione. Con delle differenze significative, però, tra la prima e la seconda ondata.
In città per la prima volta allarma il calo dei neonati. Persi in un anno 1.134 abitanti. Effetto Covid: nel 2020, 630 morti sopra la media, solo a marzo +442%. Dai 122.094 residenti di fine 2019 si è scesi a 120.960.
Se un paradosso s’era risolto una settimana fa, quando la Lombardia era stata «scolorita» verso l’arancione dopo sette giorni erroneamente in rosso, qualche cavillo potrebbe intravedersi pure nell’orizzonte di quel che si deciderà nella giornata di venerdì 29 gennaio.
Uno ogni 238. Sono i casi positivi intercettati dalla app Immuni in Lombardia dall’inizio della sua diffusione a pieno regime. Una rete evidentemente a maglie troppo larghe, quella del tracciamento automatico garantito da un programma per smartphone che in tutta sicurezza – e in tutto anonimato – dovrebbe contribuire a contenere l’epidemia.
Mentre «Ncov» utilizzata dall’Azienda sanitaria di Milano non consente di indicare i postivi asintomatici, «Mainf» adottata nel resto del territorio regionale sì
Carlo Federico Perno, immunologo del «Bambino Gesù» di Roma.«È ragionevole pensare che presto questo virus sarà più in difficoltà di noi».
Sono state consegnate martedì all’ospedale Papa Giovanni (3.510) e all’Asst Bergamo Est (2.340).
Massimo Galli, primario al Sacco di Milano: «Il ritorno sui banchi è un tentativo, pur importante». Tra due settimane si valuteranno le curve dei contagi.
Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità: d’intesa con le Regioni, il Dpcm prevede la possibilità, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, di un’esenzione dalle misure più stringenti.
I numeri forniti nel consueto incontro tra Ats e sindaci. Il dato complessivo è sceso di un punto decimale.
Nella Bergamasca l’incidenza è stata di 15,4 casi ogni mille abitanti. Età media ridotta di un terzo: da 62 a 43 anni.
Se sia un piccolo rimbalzo momentaneo o invece l’inizio di una nuova mareggiata, lo diranno le prossime settimane. Anche la curva dei ricoveri ha comunque ripreso quota, pur con ordini di grandezza differenti tra Bergamo e la Lombardia nel complesso.
Con il 2021 cambia la geografia bancaria. Gli sportelli totali in provincia sono calati del 30% in 10 anni. Non ce n’è nemmeno uno nel 25% dei comuni orobici.
Ricerca di Arpa e Cnr.Contini: «Appare trascurabile la maggior probabilità di trasmissione in aria.
Nell’ultima settimana in Lombardia 1,19 casi ogni mille abitanti contro i 3,8 dell’anno scorso. Marinoni: «Ma il vero picco deve arrivare».
L’infettivologo Bombana: «Il farmaco secondo i dati è altamente sicuro. Iniziare da operatori sanitari e ospiti delle Rsa è già una boccata d’ossigeno».
È stato cronologicamente un anno breve, questo 2020, perché dello scorrere del tempo, qui a Bergamo, si ricorderanno solo dieci mesi e una manciata di giorni, che gravano però come un secolo.
Da come agisce all’efficacia, dalle caratteristiche agli effetti collaterali: dopo il via alla campagna Aifa, Iss e Ecdc hanno messo a punto una serie di «faq» per rispondere alle domande e ai dubbi più frequenti.
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