La mobilità «viaggia» verso i livelli pre-Covid: solo il 15% in meno
Il traffico è tornato quasi alla normalità. E domenica +663% di viaggi rispetto al lockdown della primavera scorsa.
Il traffico è tornato quasi alla normalità. E domenica +663% di viaggi rispetto al lockdown della primavera scorsa.
Nel 2020 balzo delle telefonate al 1522: «La convivenza durante il lockdown è stata un detonatore». Incrementi fra marzo e maggio e negli ultimi mesi dell’anno. Il questore: «Noi ci siamo, l’attenzione è altissima».
Secondo i dati della Regione sono invece 386.778 i cittadini che hanno ricevuto la prima dose. Diciotto Comuni al giro di boa per popolazione inoculata. Le valli e il Sebino le zone messe più in sicurezza.
Lo stop agli spostamenti notturni decadrebbe in anticipo. Così come quello per le piscine coperte.
Secondo i dati Ats tra gennaio-aprile i pazienti in ospedale per Covid giù dell’87% rispetto al 2020 Anche i decessi sono diminuiti dell’82%. Zucchi: «Pur non essendo il solo fattore, immunizzazione significativa».
La cabina di regia conferma: Lombardia zona gialla. Signorelli (Cts regionale): «Nessun effetto riaperture». Venerdì nessun decesso in provincia.
È questo l’obiettivo che si pone il Papa Giovanni XXIII dove si è attualmente al 74%. Progressiva ripresa anche alle Asst Bergamo Est e Ovest.
Burocrazia più snella, approvata la norma che elimina diversi intoppi per cittadini e comuni. Più veloci le assegnazioni delle abitazioni pubbliche. Scuole: ai paesi sotto i 5.000 abitanti che hanno un plesso arriverà il contributo.
È un esercizio teorico, ma con un impatto anche concreto. Quanto manca all’agognata immunità di gregge in Bergamasca? E quando ci si arriverà, a questo traguardo? Si risponde più facilmente alla prima domanda: siamo quasi a metà strada.
Il professor Franco Locatelli: «Se i numeri saranno confortanti avvieremo una riflessione. Ma la decisione spetta al governo». L’appello ai tifosi: «Comportiamoci responsabilmente». Variante indiana, «nessun allarmismo».
I controlli sono in corso, ed è il primo step di un percorso approfondito. Con decreto del 1° aprile è stato introdotto l’obbligo vaccinale per le «professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario», ampia galassia che va dai medici ai farmacisti passando per odontoiatri e psicologi.
Dalle Regioni la proposta di consentire l’ingresso ai parenti con apposita certificazione. Il sottosegretario Costa: «A breve emendamento per aprire». Le associazioni: agli ospiti serve vicinanza.
Ben 72.276 dal 21 al 28 aprile: 16 mila fra lunedì, martedì e mercoledì. Giupponi (Ats): «Numeri importanti». Ma resta l’incognita per i rifornimenti.
Forniture ok, la Regione sblocca il farmaco di Oxford che era stato riservato solo ai richiami. Mercoledì 28 aprile in consegna 44.460 dosi Pfizer.
Rispetto alla prima e alla seconda ondata, la ripresa di oggi deve fare i conti con l’incidenza e la media mobile dei nuovi casi più elevate
La Regione ha deciso una rimodulazione in base alle forniture delle case farmaceutiche. Bergamo ha varcato la soglie dei 200 mila residenti che hanno ricevuto almeno una iniezione: copertura del 21,45%.
Nuovo portale della Regione con il dettaglio comunale in tempo reale: in provincia prima dose al 20,21%. della popolazione «target», l’8% ha ricevuto anche il richiamo. Valgoglio primo Comune per copertura: 59,95%
I risultati del follow up su 1.500 pazienti seguiti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Marco Rizzi, direttore del reparto di Malattie infettive: «Costellazione di sintomi persistenti dopo il virus».
Per un cavillo, viene sospesa ai camici bianchi in quiescenza che aderiscono ai bandi regionali retribuiti. Il caso del dottor Ferro: «Non c’è logica, piuttosto lo faccio gratis». Marinoni: «Un autogol, serve un emendamento».
È quanto ci vorrebbe, andando avanti così, per inoculare almeno una dose a tutti i maggiorenni, nonostante la nostra provincia marci più velocemente del trend regionale. Ad oggi all’appello mancano 750 mila bergamaschi.
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