Retegui a L’Eco: «Quanto mi piace il calcio di Gasperini»
ATALANTA. Il centravanti della nazionale: «È successo tutto all’improvviso, un grande passo per la mia carriera, un salto di qualità. Gasperini vuole il meglio da me e sa come tirarlo fuori».
Classe 1967, è stato rapito a 16 anni dal giornalismo e non è
stato più liberato. Anche perché le sue famiglie (quella d'origine e quella
attuale) si sono sempre ben guardate dal rivolerlo indietro. Assunto a L'Eco di
Bergamo nel 1993, ha cominciato allo Sport e allo Sport è tornato dopo essersi
occupato per vent'anni di cronaca locale e nazionale, politica ed esteri.
Raccontando fatti, personaggi e storie del mondo sempre con occhio
orgogliosamente bergamasco.
ATALANTA. Il centravanti della nazionale: «È successo tutto all’improvviso, un grande passo per la mia carriera, un salto di qualità. Gasperini vuole il meglio da me e sa come tirarlo fuori».
ITALIA. Da Koopmeiners-Scamacca-Lookman a Pasalic-De Ketelaere-Retegui.
L’ultima gara di preparazione al primo impegno stagionale, forse il più prestigioso, quello della Uefa Super Cup contro il Real Madrid in programma il prossimo 14 agosto, non termina nel migliore dei modi per i nerazzurri che nella ripresa cedono dopo 10’ minuti di completo black out difensivo.
L’intervista di Piero Vailati
IL MATCH. L’Atalanta in campo sabato 27 luglio nell’amichevole. Gol di Parrott al 36’, nella ripresa il pareggio con l’autogol di Moller Wolfe, poi la rete di De Ketelaere, infine l’AZ riagguanta il pareggio con Zeefuik.
ITALIA. Un cartellino da timbrare. Un apostrofo grigio, per dirla alla Cyrano de Bergerac, tra le parole «festa» e «Supercoppa». Quella con il Real Madrid, che fino a Ferragosto ci sogneremo sotto l’ombrellone.
IL COMMENTO. «Sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora». Parole e musica di Gian Piero Gasperini. Ultima gemma (penultima? C’è un terzo posto da portare a casa) di questa stagione ormai al tramonto anche se Bergamo vorrebbe non finisse mai.
IL COMMENTO. Il primo fu Eddy Merckx. Il Cannibale, quello con la C maiuscola, era lui. Pare che nel 1969, durante il primo dei cinque Tour dominati dal belga, la figlia del ciclista francese Christian Raymond – onesto faticatore del pedale che l’anno dopo avrebbe vinto la sua unica tappa alla Grande Boucle – abbia chiesto al padre come stesse andando la corsa, e la risposta sia stata più o men…
IL COMMENTO. Esauriamo subito i convenevoli. La Juve è sempre la Juve, ha grandi individualità, ha la capacità di far giocare male gli avversari, ha più esperienza a livello di finali.
L’ANALISI. Questa Atalanta, il cui spirito guerriero riflette la fiera componente longobarda che fa capolino nelle radici bergamasche, non dovrebbe trovarsi poi così male questa sera a Salerno.
EUROPA LEAGUE. Le probabili formazioni di Marsiglia-Atalanta, andata delle semifinali di Europa League, in programma giovedì 2 maggio al Vélodrome.
MARSIGLIA. Scambio di battute tra i due allenatori in conferenza stampa nel pomeriggio dell’1 maggio. Ha parlato anche Pasalic: «Qui un ambiente eccezionale, stimola anche gli avversari».
L’ANALISI. L’Atalanta supera l’insidia Empoli e capitalizza al meglio un turno che poteva essere favorevole, ma non era scontato lo fosse.
L’ANALISI. Lookman? Dopo la Coppa d’Africa non era più lui. Touré? Un oggetto misterioso, con l’attenuante di una lunghissima assenza per infortunio e la speranza di vederlo al meglio nella prossima stagione. De Ketelaere? Grandi doti tecniche, però... Però c’era sempre un però.
IL PRESIDENTE. Antonio Percassi: «Notte insonne. E intanto mi dicevo: se il Liverpool è forte e l’abbiamo battuto così, allora siamo forti anche noi...»
L’ANALISI. Perde punti il Bologna, impegnato su un solo fronte. Perde punti il Milan, impegnato su due fronti.
IL COMMENTO. Dalla Viola a Viola. Sarà anche il colore di uno dei fiori primaverili più belli e profumati, ma l’Atalanta a questo punto meno se lo trova di fronte meglio è. Prima la Fiorentina, la Viola per definizione, in Coppa Italia.
L’intervista integrale all’ad atalantino
LA DOMENICA DEL VILLAGGIO. Un lampo rosso all’alba, un lampo rossoblù al tramonto. Ci voleva altro che la nazionale azzurra vista in serata con l’Ecuador per scacciare le nubi della noia dal cielo di una domenica senza calcio, e questo «altro» è arrivato da Formula 1 e volley.
CALCIO E GUERRA. L’Atalanta elogia il suo attaccante, in gol con la Russia. L’ucraino: «Un buon contribuente del terrorismo». Due anni fa, poco dopo lo scoppio della guerra fra i rispettivi Paesi, si erano abbracciati.
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