Terrorismo, il contrasto e il rischio del contagio
ESTERI. Il terrorismo è un’ideologia mortifera che professa la distruzione di comunità per la loro appartenenza religiosa, nazionale o più in generale geografica.
ESTERI. Il terrorismo è un’ideologia mortifera che professa la distruzione di comunità per la loro appartenenza religiosa, nazionale o più in generale geografica.
MONDO. È stato detto e scritto con doverosa abbondanza che la carneficina folle lanciata da Hamas il 7 ottobre aveva tra le sue motivazioni la volontà di interrompere il processo di avvicinamento tra Israele e Arabia Saudita, il tassello decisivo nel puzzle degli Accordi di Abramo varato a suo tempo da Donald Trump e conservato da Joe Biden, che anzi per esso si è molto speso.
ITALIA. La furibonda polemica con l’opposizione per il rinvio della discussione parlamentare della proposta sul salario minimo, l’annuncio di una montagna di emendamenti alla manovra da parte delle minoranze, la prospettiva di uno sciopero generale evocata da Maurizio Landini, sono tutti elementi che ci dicono quanto sarà politicamente «caldo» questo autunno.
Il Medio Oriente è sull’orlo del baratro. È l’opinione di Francesco Mazzucotelli, bergamasco, docente di Storia della Turchia e del Vicino Oriente presso l’Università degli studi di Pavia. A questa situazione drammatica hanno contribuito decenni di politiche di “tamponamento” che hanno eluso la questione palestinese
LA SANTA SEDE. Il patriarca di Gerusalemme: timori per le conseguenze sulla situazione umanitaria di Gaza nel caso di un’invasione di terra di Israele.
ISRAELE-PALESTINA. E pensare che abbiamo creduto per un momento che fossimo arrivati alla fine della storia, almeno così come l’abbiamo conosciuta: storia infinita e inesausta di guerre, di violenze, di stermini.
ISRAELE. Il più grave attacco terroristico subito da Israele nella sua storia, sabato 7 ottobre scorso, ha riportato al centro dell’attenzione il conflitto nel Vicino Oriente.
MONDO. Nel momento in cui scriviamo, truppe e mezzi di Israele sono già entrati nell’area di Gaza City. Non è ancora l’operazione militare vera e propria, solo raid mirati per cercare gli ostaggi e fare opera di ricognizione.
ITALIA. Il Parlamento italiano non è riuscito a parlare con una sola voce sul conflitto israelo-palestinese.
ATTENTATO IN ISRAELE. Man mano che arrivano le notizie, man mano che il catastrofico bilancio di vittime e distruzioni provocate dall’attacco di Hamas si aggrava, si capisce quanta ragione abbiano avuto le autorità di Israele nel parlare subito di «guerra».
LA GUERRA. Sospeso tra passato e futuro, sull’orlo di un barato. Ecco dove si trova oggi lo spazio che, fino al 1991, era occupato dall’Unione Sovietica.
Ci mancava anche il disastro del Nagorno-Karabakh dopo la tragedia ucraina. Mai prima di oggi la Russia era stata così in difficoltà nello spazio ex sovietico.
IL COMMENTO. Casomai ce ne fosse stato bisogno, la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York, mercoledì scorso, ha confermato la distanza siderale che si è creata fra Mosca e Kiev in 18 mesi dall’inizio dell’invasione su larga scala.
ESTERI. Con una curiosa e improvvisa modifica della sua agenda newyorkese, Giorgia Meloni ha preferito non intervenire alla riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu (delegando il suo vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani) e disertare ben due ricevimenti ufficiali.
MONDO. Gli azeri la chiamano «operazione anti-terrorismo», la definizione con cui oggi si fanno guerre vere a popoli interi. E infatti di questo si tratta.
ESTERI. Non è stata una sorpresa la visita di Kim Jong Un nell’Estremo oriente russo: già da mesi si osservava il continuo avvicinamento tra Mosca e Pyongyang.
ESTERI. Niente di nuovo sul fronte orientale, ma la speranza di un qualche imprevedibile cambiamento, che apra la strada verso la pace, non deve mai mancare. L’unico aspetto certamente positivo del vertice di Sochi è che il canale turco di comunicazione con la Russia è tornato a funzionare dopo un anno di sospensione.
CHIESA. Lo sguardo di Francesco dalle steppe della Mongolia si allarga al mondo intero e ai suoi conflitti. Non poteva essere diversamente in questo Paese incastrato tra Cina e Russia, che Bergoglio da tempo vorrebbe entrambi visitare, ma che finora gli sono stati preclusi.
ESTERI. Dopo una lunga serie di allusioni e rivelazioni parziali, dal summit in Sudafrica è arrivata la conferma: i Brics, da cinque che erano dal 2010 (quando il Sudafrica aggiunse la propria S ai Bric, Brasile, Russia, India e Cina, che si erano associati nel 2006), nel 2024 diventeranno più del doppio, con l’ingresso simultaneo di Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Ar…
MONDO. Se qualcuno pensa che finirà qua si sbaglia di grosso: i «torbidi» in Russia sono solo all’inizio. L’uscita di scena di Yevghenij Prigozhin ribadisce soltanto nuovamente l’ovvio, ossia che la verticale del potere moscovita ha solo un uomo al comando. E diversamente non potrebbe essere, altrimenti tale sistema non funzionerebbe.