Oltre 240 le vittime del terremoto «Temiamo bilancio peggiore dell’Aquila»
Il bilancio delle vittime del Sisma in Centro Italia, aggiornato dal Dipartimento della Protezione Civile, è di 241 morti e non di 247 come comunicato precedentemente.
Il bilancio delle vittime del Sisma in Centro Italia, aggiornato dal Dipartimento della Protezione Civile, è di 241 morti e non di 247 come comunicato precedentemente.
Poche ore dopo il terremoto che ha devastato Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto tantissimi cittadini bergamaschi si sono mobilitati per mettere a disposizione beni di prima necessità alle popolazioni terremotate.
«Siamo in una frazione di Amatrice, stiamo per raggiungere il centro storico. Qui è tutto distrutto, ci siamo solo noi. La strada principale è inaccessibile. Questa stradina secondaria che dobbiamo percorrere per raggiungere l’abitato è pericolante, là si vede un’auto sotto le macerie, dall’alta parte una casa è piena di fessurazioni».
Giulia, 10 anni, è stata estratta viva dalle macerie di una casa dopo 17 ore. Immagini di SkyTg24.
È salito a 247 il bilancio dei morti del terremoto che ha colpito le Marche e il Lazio. E’ ancora un numero provvisorio, purtroppo destinato a salire.
Sono state oltre 200 le repliche, alcune delle quali forti, che hanno seguito il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle 3,36 di mercoledì 24 agosto tra i Comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), in una delle zone italiane a sismicità elevata.
Sono 247 i morti accertati - bilancio alla mezzanotte di ieri - del sisma di magnitudo 6 che alle 3,36 della scorsa notte ha scosso il centro Italia, devastando una serie di centri tra Lazio, Umbria e Marche. Nel reatino hanno perso la vita 106 persone, nell’ascolano 53.
Svegliarsi in piena notte con i calcinacci che ti cadono addosso, la terra che trema, i muri che si crepano. «Sono stati 15 secondi che non dimenticheremo mai più» spiega una coppia di trentenni di Gorle che si è salvata dal terremoto.
Alessandro Nicoli è di Bergamo del quartiere di Longuelo, ha 42 anni da 13 vive a Norcia , sposato padre di due bambine di 6 e 12 anni. Nelle sue parole tutto il dramma di chi sa di avere salva …
Ha un gemello che risale al 1639 e una sorta di grande antenato nel 1703, il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto nella notte a Rieti.
I gemelli Simone e Andrea volati in cielo a sette anni, Nazareno e i suoi cani segugio, il poliziotto Ezio morto con i figli, Vinicio salvato dopo 12 ore, e i tanti volti sconosciuti e senza nome dei soccorritori, ma anche i tanti volontari accorsi sul luogo del disastro tra i quali molti giovani aquilani che il terremoto lo conoscono bene.
«Quello che è accaduto è un evento di impatto enorme. Le vittime sono concentrate in tre comuni ed è un bilancio che non è ancora definitivo». Lo ha sottolineato verso le 19 il premier Matteo Renzi dopo un vertice sul sisma nel centro Italia. In serata il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha aggiornato il dato: per il momento sono 159 le vittime accertate.
Sono partiti da Curno gli uomini del nucleo cinofilo del corpo forestale dello Stato per soccorrere le persone colpite dal terremoto nel Centro Italia.
La Caritas di Bergamo esprime vicinanza alle popolazioni colpite e apre una sottoscrizione diocesana per i primi aiuti di emergenza.
La macchina dei soccorsi si è subito attivata per raggiungere le zone del Centro Italia colpite dal terremoto nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 agosto.
«Non lasceremo nessuno da solo, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione». Così Matteo Renzi in una dichiarazione. Il premier ha poi aggiunto - ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli «italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà».
Dopo la paura, il sollievo per essere sopravvissuti e la preoccupazione per le famiglie colpite dal terremoto.
Sono quattro i comuni più colpiti dal sisma che ha interessato l’Italia centrale la notte tra martedì e mercoledì: si tratta di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto.
In seguito al sisma che ha colpito il Centro Italia «devastando intere zone e lasciando morti e feriti non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza alle persone presenti in tutti i luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura».