Nella zona già due terremoti importanti Gemello nel 1639 e antenato nel 1703
Ha un gemello che risale al 1639 e una sorta di grande antenato nel 1703, il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto nella notte a Rieti.
Ha un gemello che risale al 1639 e una sorta di grande antenato nel 1703, il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto nella notte a Rieti.
I gemelli Simone e Andrea volati in cielo a sette anni, Nazareno e i suoi cani segugio, il poliziotto Ezio morto con i figli, Vinicio salvato dopo 12 ore, e i tanti volti sconosciuti e senza nome dei soccorritori, ma anche i tanti volontari accorsi sul luogo del disastro tra i quali molti giovani aquilani che il terremoto lo conoscono bene.
«Quello che è accaduto è un evento di impatto enorme. Le vittime sono concentrate in tre comuni ed è un bilancio che non è ancora definitivo». Lo ha sottolineato verso le 19 il premier Matteo Renzi dopo un vertice sul sisma nel centro Italia. In serata il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha aggiornato il dato: per il momento sono 159 le vittime accertate.
Sono partiti da Curno gli uomini del nucleo cinofilo del corpo forestale dello Stato per soccorrere le persone colpite dal terremoto nel Centro Italia.
La Caritas di Bergamo esprime vicinanza alle popolazioni colpite e apre una sottoscrizione diocesana per i primi aiuti di emergenza.
La macchina dei soccorsi si è subito attivata per raggiungere le zone del Centro Italia colpite dal terremoto nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 agosto.
«Non lasceremo nessuno da solo, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione». Così Matteo Renzi in una dichiarazione. Il premier ha poi aggiunto - ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli «italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà».
Dopo la paura, il sollievo per essere sopravvissuti e la preoccupazione per le famiglie colpite dal terremoto.
Sono quattro i comuni più colpiti dal sisma che ha interessato l’Italia centrale la notte tra martedì e mercoledì: si tratta di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto.
In seguito al sisma che ha colpito il Centro Italia «devastando intere zone e lasciando morti e feriti non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza alle persone presenti in tutti i luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura».
Bergamo si sta mobilitando a pieno regime per dare tutto il supporto necessario alle zone colpite dal terribile terremoto.
Il sisma ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Sul posto sono al lavoro i Vigili del fuoco, il 118 e la Protezione civile. Insieme ad Arquata del Tronto, il borgo è uno dei centri …
Il bilancio del sisma che ha colpito la notte scorsa il centro Italia è al momento di 24 morti accertati. Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio delle vittime è destinato a salire.
Serve sangue e l’Avis di Rieti fa un appello: urgenza di tutti i gruppi.
Dopo le forti scosse di terremoto che nella notte hanno colpito il centro Italia Facebook ha attivato il suo servizio «Safety check», che consente agli utenti di segnalare che sono in sicurezza in caso di pericolo.
Il terremoto nell’Italia centrale «è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila»: lo ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.
«È un dramma, ci sono dei morti». Così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, parla del sisma che ha colpito il paese in provincia di Rieti. In stretto contatto con la prefettura, Pirozzi fa sapere che sono arrivati i Vigili del fuoco. «Ci sono persone sotto le macerie, è un macello», ha aggiunto. Mobilitato anche l’Esercito oltre alla Protezione Civile.
Una serie di forti scosse di terremoto si sono registrate dalle 3.30 della notte nel centro Italia, le più violente di magnitudo 6 e 5.4 nel Reatino e nel Perugino. Avvertite distintamente fino a Roma e nelle Marche. Si segnalano danni ad Amatrice, Accumoli, nel Maceratese e ad Ascoli. Ci sono morti e feriti, oltre a crolli in tutta la zona.