Bergamo, nubifragio in mattinata L’Asse si trasforma in un fiume -Video
Forti precipitazioni hanno caratterizzato la giornata di mercoledì 7 novembre. A Bergamo diverse strade si sono allegate anche a causa dei tombini intasati dalle foglie.
Forti precipitazioni hanno caratterizzato la giornata di mercoledì 7 novembre. A Bergamo diverse strade si sono allegate anche a causa dei tombini intasati dalle foglie.
Da ieri sera ci sono altre tre famiglie sfollate a Valleve. L’ordinanza di evacuazione di due abitazioni è del commissario prefettizio Andrea Iannotta.
L’acquazzone sceso nel tardo pomeriggio di lunedì ha fatto esondare un torrente a Nembro. I vigili del fuoco sono intervenuti per rimuovere i detriti.
Il nubifragio abbattutosi domenica in Val Serina lascia in eredità ai comuni maggiormente colpiti, Algua, Bracca e Costa Serina, molte criticità da gestire nel breve-medio periodo.
Smottamento in sei punti sulla litoranea del lago. Ad Algua provinciale invasa da una frana, riaperta nella serata di domenica e richiusa nella mattinata di lunedì.
Vigili del fuoco in azione per liberare una conduttura che ha causato l’allagamento di via Cavagnis, sui Colli di Bergamo a poche centinaia di metri da San Vigilio.
È successo intorno alle 6,45 in Città Alta: sul posto tecnici e vigili del fuoco
Vasca di raccolta, progetto entro l’anno. Lo studio di un pool di docenti universitari di Pavia.
Servirebbero 100 milioni di euro. Per ora c’è solo la buona volontà di volontari e sindaci che contro il dissesto idrogeologico devono letteralmente arrangiarsi.
I motivi: procedura troppo complicata e richiesta, da parte della Regione Lombardia, di una perizia che certificasse il reale valore dei danni.
Giovedì 7 settembre inizia l’intervento su via delle Valli per risolvere in modo definitivo il problema degli allagamenti che si verificano ormai da parecchio tempo in seguito a piogge intense.
La società: «Abbiamo subito inviato una prima relazione sui fatti del 2 settembre».
Dalla siccità alla «bomba d’acqua», dal caldo arido al maglione leggero. Bergamo s’è svegliata in un settembre che pareva inimmaginabile, considerato l’agosto boccheggiante e siccitoso. Invece è stato un sabato d’acqua a secchiate scese dal cielo, con tutti i disagi connessi.
Fotografie e video hanno già fatto il giro di telegiornali e siti internet: l’area arrivi dell’aeroporto di Orio al Serio si è completamente allagata a causa del forte acquazzone che si è abbattuto sulla provincia di Bergamo nelle prime ore di sabato 2 settembre.
Problemi anche sull’Asse interurbano, con lunghe code. Acqua alte in strade e negozi in zona San Bernardino.
La nuova procedura, voluta da Regione Lombardia, sostituisce ogni altra precedentemente fatta.
La prossima settimana si provvederà alla rimozione di 12 piante cresciute all’interno dell’alveo della Roggia Curna nella Valle d’Astino. L’intervento avrà breve durata.
Violi e i Cinque Stelle: «Un’interrogazione per chiedere alla Regione e a Maroni che cosa intende fare per porre fine a questo grave problema prima che l’acqua mandi in rovina tutta la struttura».
Interrogazione di Tremaglia sulla situazione di Città Alta dopo le prime «bombe d’acqua».
Secondo lo studio dell’Università di Pavia sarebbero una decina i punti critici tra Longuelo e Astino. Con l’attuazione del piano anti-alluvione del Comune si ridurrebbero a sei. Ma intanto non si placa la polemica.