Assolti per la morte di Bara: «Non venne costretto a gettarsi»
Ubiale Clanezzo Le motivazioni della sentenza per la morte del giovane caduto nel dirupo. «Imprevedibile la decisione di scavalcare il guardrail».
Ubiale Clanezzo Le motivazioni della sentenza per la morte del giovane caduto nel dirupo. «Imprevedibile la decisione di scavalcare il guardrail».
Hanno deposto i tre imputati mercoledì mattina 22 dicembre al processo per la morte di Mamadou Lamine Thiam, detto Bara, studente ventenne di Almé, precipitato in un dirupo accanto alla strada che da Ubiale Clanezzo porta ai Ponti di Sedrina la notte fra il 22 e il 23 luglio, mentre fuggiva dopo una lite alla festa del paese.
L’incidente poco prima delle 21 di venerdì 25 giugno a Ubiale Clanezzo, in via Aldo Moro. Una donna di 80 anni sembrerebbe in condizioni critiche: è stata trasferita all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Finisce in Corte d’Assise la vicenda della morte di Mamadou Lamine Thiam, detto Bara, il ventenne morto dopo essere caduto in un dirupo a Ubiale Clanezzo il 22 luglio 2017, mentre tentava di fuggire ad alcune persone che lo inseguivano dopo una lite scoppiata alla festa del paese.
Grave schianto nelle prime ore della mattinata di giovedì 12 novembre a Ubiale Clanezzo.
«Giustizia per Bara». Si è costituito a Bergamo un comitato «per chiedere verità e giustizia» sulla morte del 20enne Mamadou Lamine Thiam, caduto in un burrone a Ubiale nel 2017.
Si sono persi mentre scendevano dal monte Ubione, ma sono stati ritrovati sani e salvi dopo due ore e mezza di ricerche domenica sera 4 ottobre a Clanezzo.
Tra Almenno San Salvatore e Ubiale Clanezzo, divieto di transito da venerdì 4 settembre. Ecco i dettagli dell’ordinanza, date e orari in cui sarà in vigore lo stop.
«Parce sepultis», diceva mia nonna senza abbandonare le incombenze domestiche, quando qualcuno se la prendeva con chi non c’è più, ignorando fosse un verso dell’Eneide di Virgilio. Significa perdona a chi è sepolto e invita a non parlar male dei defunti, chiunque essi siano e qualunque cosa abbiano fatto o subìto, qualunque colpa abbiano commesso o qualunque torto o ingiustizia siano stati vittim…
La lapide di Mamadou Liam Thiam, detto «Bara», senegalese di Almè, che perse la vita a vent’anni la sera del 22 luglio 2017 a Ubiale Clanezzo, è stata distrutta.
Un itinerario breve a due passi da Bergamo, attraverso il fascino e la bellezza della zona storica di Ubiale. Tra ponti medievali, dogane e scorci naturalistici mozzafiato
Il Porto di Clanezzo, disabitato dalla fine del ‘900, verrà recuperato e riportato al suo antico splendore, grazie a due bergamaschi che si sono lanciati con entusiasmo nell’impresa del recupero del manufatto storico.
A Ubiale Clanezzo l’esperienza iniziata 10 anni per la carenza di bambini ha portato dei risultati molto positivi.
La Regione corre in aiuto del territorio colpito dalle ondate di maltempo stanziando 2,7 milioni di euro per una serie di interventi prioritari e urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico in sei province lombarde, tra cui anche la Bergamasca.
Collegamenti di storiche vie commerciali, tra imperatori e figure misteriose: una guida alle strutture più antiche e suggestive del nostro territorio
Mamadou Liam Thiam, detto «Bara», senegalese di Almè, perse la vita a vent’anni la sera del 22 luglio 2017 a Ubiale Clanezzo. Davanti al giudice un carpentiere e una coppia di fidanzati, accusati di morte come conseguenza di altro reato.