Salvini scrive a «L’Eco»: «Daspo per le bande dei ragazzini»

LA LETTERA. Il vicepremier Salvini scrive al nostro giornale: «Cartellino giallo per chi crea problemi di ordine pubblico. Ammonizione ai giovani dai 12 anni e sanzione amministrativa per i genitori. E norme anti-branco più severe».

Si avvicina il tradizionale raduno di Pontida (fissato per il 17 settembre) e il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, interviene su una serie di temi caldi con una lettera a «L’Eco di Bergamo». Lo spunto sono i fatti di cronaca raccontati in questi giorni dal giornale. Dalle infrastrutture (compresa la protesta degli autotrasportatori) alla sicurezza sulle strade (con la morte del 17enne investito a Endine) fino al fenomeno dei gruppi di giovanissimi che stanno creando problemi di ordine pubblico, dalle piscine Italcementi al Luna Park passando per il centro città.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti assicura che il governo è «sul pezzo», facendo il punto su alcuni provvedimenti presi, o in corso, proprio per risolvere queste situazioni. Temi che scalderanno le prossime elezioni in una sorta di campagna elettorale ormai quasi

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permanente.

Le proteste

La prima questione riguarda l’appello di centinaia di autotrasportatori bergamaschi per i problemi al Brennero, generati dai divieti unilaterali imposti dall’Austria e amplificati dal blocco del San Gottardo. «Hanno ragione», non ha dubbi Salvini. E annuncia. chiamando in causa l’Europa: «Il governo vuole portare Vienna davanti alla Corte di Giustizia. Si tratta di un atto molto importante e severo, necessario per l’irrigidimento austriaco tollerato da troppi anni. Gli italiani che viaggiano per lavoro o piacere stanno subendo disagi totalmente immotivati, in barba al principio di libera circolazione all’interno dell’Unione Europea, tanto che altri Paesi (penso alla Germania) si sono esposti confermandoci piena solidarietà e assicurando totale sostegno. Quella di Berlino e di altri governi non è una posizione scontata: ribadisce la serietà dei nostri argomenti anche sui tavoli europei». Il ministro ricorda che «Vienna giustifica i provvedimenti con la tutela dell’ambiente ma i dati smentiscono seccamente questa teoria».

Il Codice della strada

Secondo punto: la sicurezza delle strade. Il ministro è colpito «dalla tragica morte di un ragazzo di 17 anni falciato da un furgone guidato da un 28enne risultato positivo all’alcoltest». E ricorda le azioni messe in campo: «In quasi nove mesi di attività di governo abbiamo concretizzato alcuni provvedimenti importanti, tra cui il nuovo Codice della strada con l’obiettivo di coniugare prevenzione e repressione e fermare una vera e propria strage».

«Ce la stiamo mettendo tutta, anche collaborando con altri ministeri (Interno e Istruzione), per far capire soprattutto alle giovani generazioni che certe distrazioni - penso al cellulare - o alcuni comportamenti - mi riferisco all’abuso di alcol e al consumo di droga - non possono essere tollerati. Mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri»

Assicura: «Ce la stiamo mettendo tutta, anche collaborando con altri ministeri (Interno e Istruzione), per far capire soprattutto alle giovani generazioni che certe distrazioni - penso al cellulare - o alcuni comportamenti - mi riferisco all’abuso di alcol e al consumo di droga - non possono essere tollerati. Mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri». L’obiettivo è il lavoro di squadra: «Sono determinato a fare tutto il possibile per abbattere il numero di morti e feriti sull’asfalto – dice il ministro – tanto da aver perfino coinvolto tassisti e associazioni dei locali da ballo per favorire i rientri a casa in sicurezza, e auspico che il Parlamento possa migliorare il decreto offrendo altri spunti per prevenire tragedie come quella di Endine Gaiano». Nel frattempo non si è rimasti con le mani in mano, insiste Salvini: «Abbiamo già previsto soluzioni per proteggere al meglio ciclisti e motociclisti (per esempio con nuove regole per i sorpassi e guardrail salvavita), per rendere meno selvaggio l’utilizzo dei monopattini, per inasprire i provvedimenti contro chi utilizza gli smartphone o viene pizzicato con droga o troppo alcol in corpo. Tra le altre cose, abbiamo anche chiarito le regole per scongiurare l’abuso di autovelox».

Giovani e ordine pubblico

Terzo tema, le baby gang. Il vicepremier si riferisce soprattutto «ai problemi di ordine pubblico causati da bande di ragazzini, in gran parte di origine straniera, che hanno costretto le autorità a controlli straordinari in alcuni punti strategici come Propilei, piscine Italcementi, OrioCenter, Luna Park». Fatti raccontati dal giornale in questi giorni. Salvini si dice attivo anche su questo fronte: «Da leader di un partito di maggioranza, ricordo che la Lega ha presentato un disegno di legge che è all’esame della commissione parlamentare». Cosa prevede il testo? «Tra le altre cose, il testo prevede l’ammonizione ai giovani già dai 12 anni, con la possibilità di una sanzione amministrativa per i genitori. È una misura che si ispira ai Daspo e che ha già dato risultati incoraggianti per altri reati».

«Vogliamo pene severe per chi pubblica video con atti di violenza, soprattutto contro inermi, e la possibilità di lavori socialmente utili o processo minorile certo per i reati commessi in gruppo. Si tratta di proposte anti-branco»

Ma Salvini fa anche dei distinguo: «Attenzione: non è un’azione per spalancare le celle ai giovani problematici. Concretamente, consentirebbe allo Stato di intervenire anche sui ragazzi attualmente non imputabili per dare una sorta di cartellino giallo. Nessuna impunità, nessuna esagerazione punitiva: va tenuto un equilibrio secondo il principio “persona avvisata, mezza salvata”». Tra le novità, elenca il ministro, «vogliamo pene severe per chi pubblica video con atti di violenza, soprattutto contro inermi, e la possibilità di lavori socialmente utili o processo minorile certo per i reati commessi in gruppo. Si tratta di proposte anti-branco».

Le opere

Salvini, infine, ricorda alcuni dossier che riguardano il suo dicastero, aggiornando sui passi in avanti fatti. «Sono stati aggiudicati i lavori da 97 milioni per il raddoppio della linea Ponte San Pietro-Bergamo-Montello, a fine giugno sono stati aggiudicati quelli per il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Bergamo (113 milioni) – snocciola i finanziamenti –. Avanti tutta per le opere legate alle Olimpiadi Milano-Cortina, Giochi fortemente voluti dalla Lega e che avranno ricadute positive anche sulla provincia orobica (penso ai due lotti della variante Trescore-Entratico da 186,2 milioni o alla variante di Vercurago dal costo complessivo di 253 milioni sulla Lecco-Bergamo)».

Il tutto all’interno di un maxi piano di investimenti: «Oggi, in tutta Italia, ci sono 4mila cantieri aperti equamente suddivisi tra opere ferroviarie e stradali Anas, con 23 miliardi di investimenti previsti nella sola Lombardia di cui 14 già finanziati – Salvini tratteggia il quadro generale –. Un impegno che abbiamo scelto di accompagnare grazie al Nuovo Codice degli appalti che punta a snellire le procedure, velocizzare i lavori, premiare le aziende del territorio».

Secondo Salvini i primi dati dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sono incoraggianti. «È ovviamente dovere della buona politica ascoltare, confrontarsi, irrobustire sempre di più il contatto con gli enti locali a partire dai sindaci. Non potrebbe essere diversamente, soprattutto per me che guido un partito che fa del legame con i territori uno dei principi cardine. E che ha affidato a un bergamasco come Roberto Calderoli - e non è un caso - il compito di concretizzare una riforma storica come quella dell’Autonomia». Con un impegno: «Siamo e saremo sempre attenti alla Bergamasca».

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